Bertina Lopes ha prodotto uno straordinario complesso di opere intimamente intrecciato con attivismo politico e critica sociale. Fondendo spesso elementi formali e costruttivi ripresi dai circoli artistici europei a una visualità associata al continente africano, l’artista trasforma la tela in un mezzo per esprimere la libertà, sia a livello personale che in risposta alla situazione repressiva del proprio Paese d’origine. Le sue opere sono caratterizzate da intricate composizioni di diverse prospettive e volumi disposti sullo stesso piano. L’influenza cubista risulta evidente, benché contrassegnata da un forte gesto personale quando combina maschere e totem a creare forme che evocano movimenti di danza realizzati con audaci pennellate. Non di rado, nelle sue opere l’artista incorpora paglia, piume e tessuti colorati. I suoi Totem si ispirano alle cerimonie Nyau e alle danze Tufo, tradizioni locali del Mozambico oggetto di sprezzo durante il periodo coloniale. Queste influenze rafforzano in lei il suo essere straniera in Italia e allo stesso tempo contribuiscono a mantenere un forte legame con la sua eredità mozambicana.
L’opera di Bertina Lopes è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Amanda Carneiro