Jewad Selim – un precursore del modernismo iracheno, proveniente da una famiglia militare della classe media – subisce l’influenza del padre ufficiale, che si era formato come pittore di paesaggi presso l’Accademia militare ottomana. In Donna e brocca (1957), Selim rivela la confluenza della moderna astrazione geometrica all’intersezione degli stili islamico, antico mesopotamico e occidentale. In quest’opera, i contorni curvilinei del volto della figura, delle braccia, della caffettiera e delle foglie adiacenti rappresentano le fasi della luna, da crescente a piena, e alludono alle tradizioni associate alla dea lunare sumera Nanna, un’importante divinità legata alla fertilità. Nell’Islam, la luna rappresenta la ricerca della via spirituale ed è il sistema su cui si basa il calendario lunare musulmano. Inoltre, nelle scritture islamiche la luna, o qamar, fa riferimento al miracolo della divisione della luna compiuto dal profeta Maometto, che preannuncia il giorno del giudizio e la divisione tra credenti e non credenti. Analogamente, le proprietà angolari della cassettiera, su cui poggiano la figura e la caffettiera, equivalgono a 360 gradi, simboleggiando il concetto di cerchio completo.
—Sara Raza