LISTENING/HEARING è uno spazio installativo per l'ascolto individuale che sarà realizzato durante tutto il Festival nelle Sale d’armi E dell’Arsenale, con la diffusione del suono curata dal compositore e sound engineer francese Thierry Coduys. Questo antro sonoro presenterà opere di musica elettronica digitale e acusmatica, composte in studio o generate in concerto con tecnologie innovative, per evidenziare le tendenze attuali dell'elettronica finalizzata alla ricerca della musica assoluta. Lo spazio per l’ascolto sarà concepito dalla light designer tedesca Theresa Baumgartner e presenterà al centro un Disklavier per l’esecuzione della prima assoluta della versione installativa di Piano Space (2021), opera del raffinato compositore russo Dmitri Kourliandski. Alla prima assoluta della versione per spazializzazione multicanale di Travelling Voices (2024) della pioniera della ricerca elettronica tedesca Christina Kubisch, lavoro basato su registrazioni effettuate nella Basilica di San Marco di musiche della Scuola Veneziana eseguite dalla Cappella Marciana diretta da Marco Gemmani, seguiranno la prima italiana di Flügelnwund (2023) della acclamata compositrice e violinista moldava PatKop, il capolavoro De Natura Sonorum (1975) del compositore francese Bernard Parmegiani, prodotto dall’INA GRM di Radio France, la prima italiana del lavoro elettronico Volvelle (2015) della compositrice inglese Natasha Barrett, e infine la prima assoluta di Zeal per diffusione multicanale di Mattia Parisse (1998), compositore italiano selezionato dalla Biennale Musica College 2024. Un’altra importante produzione dell’INA GRM, presentata in prima italiana, sarà il lavoro acusmatico Meith (2020) del compositore francese François J. Bonnet, accanto a una delle famose composizioni elettroniche della compositrice svedese Hanna Hartman, Fracture (2016) prodotta da Deutschlandfunk Kultur. Il programma include il capolavoro elettronico di Iannis Xenakis Bohor (1962), un’installazione sonora auto-composta per Disklavier solo e spazializzazione multicanale, Footnotes 1.3 (2024) di Alvin Curran e la prima assoluta della versione di The Hermetic Organ di John Zorn, commissione della Biennale Musica, e si conclude con la creazione di Absolute Hallucination (2024), commissione della Biennale Musica, per Disklavier generato da un programma di Intelligenza Artificiale, concepito dal compositore e programmatore iraniano Ali Nikrang, in coproduzione con il festival Ars Electronica di Linz.
Nota: è previsto l’uso di luci stroboscopiche.
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