David Lang: | daisy (2024, 30’) per quartetto d’archi, prima assoluta |
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Commissione: | La Biennale di Venezia, Parabola Foundation, String Quartet Biennale Amsterdam |
George Crumb: | Black Angels (1970, 25’) per quartetto d’archi amplificato |
Strumentisti: | Attacca Quartet (Amy Schroeder, Domenic Salerni, Nathan Schram, Andrew Yee) |
Diffusione del suono: | Thierry Coduys |
David Lang / George Crumb
David Lang - daisy
Il mio pezzo daisy è stato commissionato appositamente per essere eseguito in un programma che comprendeva anche Black Angels di George Crumb. Non mi è stato chiesto di comporre un nuovo pezzo che interagisse con Black Angels, ma non ho potuto fare a meno di pensarci, mentre scrivevo il mio quartetto. Una cosa che si ricorda sempre quando si parla di Black Angels è che fu scritto durante la guerra del Vietnam, quando l'allora presidente americano, Lyndon Baines Johnson, si rese responsabile della massiccia escalation della presenza statunitense in Vietnam. Fatto ironico, dato che Johnson si era promosso come il candidato che non avrebbe distrutto il mondo attraverso la pubblicità politica di una fanciulla innocente che coglie i petali di un fiore, interrotta dal fungo di una bomba atomica. Il nome della pubblicità era Daisy.
daisy ricorda quel momento della storia americana, e propone due diversi scenari futuri per l’innocente. Il movimento di apertura, first daisy, inizia in una maniera gentile per poi essere inesorabilmente sopraffatta. Il movimento conclusivo, second daisy, immagina cosa potrebbe accadere se quello spirito gentile e aperto fosse creduto, valorizzato, sostenuto e preservato.
David Lang
George Crumb - Black Angels
Black Angels. Thirteen Images From The Dark Land è stato concepito come una sorta di parabola sul nostro travagliato mondo contemporaneo. La struttura musicale è una grande forma ad arco sospesa attraverso tre trenodie. Il lavoro raffigura un viaggio dell’anima. Le tre fasi di questo viaggio sono la partenza (Departure, perdita della grazia), l’assenza (Absence, annientamento spirituale) e il ritorno (Return, redenzione). Il simbolismo numerologico di Black Angels, anche se forse non immediatamente percepibile all’orecchio, è tuttavia riflesso abbastanza fedelmente nella struttura musicale. Tre note importanti – Re diesis ascendente, La e Mi – simboleggiano anche i fatidici numeri 7-13. In certi punti della partitura ricorre una sorta di conteggio rituale in varie lingue, tra cui tedesco, francese, russo, ungherese, giapponese e swahili. Ci sono anche diverse allusioni alla musica tonale. Gli esecutori suonano anche maracas, tam-tam e bicchieri di cristallo intonati con l’acqua, suonati con l’arco per ottenere una glasarmonica in God-music. Sulla partitura è scritto: “terminato venerdì tredici marzo 1970 (in tempore belli)”.
George Crumb