Marco Momi: | Kinderszenen (2024, 32’) per pianoforte, elettronica e orchestra, commissione La Biennale di Venezia |
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Beat Furrer: | Konzert (2020, 17’) per violino e orchestra - prima italiana |
Bernd Alois Zimmermann: | Sinfonie in einem Satz (1951, Rev. 1953, 15’) per orchestra |
WDR Sinfonieorchester: | Ilan Volkov, direttore |
Ircam computer music design: | Serge Lemouton |
Solisti: | Mariangela Vacatello, pianoforte / Noa Wildschut, violino |
Marco Momi / Beat Furrer / Bernd Alois Zimmermann
MARCO MOMI - KINDERSZENEN
Kinderszenen è un titolo rubato a Robert Schumann. Questo furto sfacciato non si limita al solo titolo. Comporre delle “reminiscenze per adulti da parte di un adulto” (così Schumann descrive la sua raccolta di brani per pianoforte) è un’attitudine dello scrivere del tutto particolare che forse, a guardar bene, va ben oltre il capolavoro schumanniano in sé. È possibile che sia un invito, un esercizio del sentire, da praticare nello scrivere empatico. Guardare il mondo con gli occhi dei bambini – ricordare il nostro esserlo stati, riappropriarsi e far rivivere quel peculiare modo di coabitare il tempo – è un gesto di adulta rieducazione al sensibile.
Marco Momi
BEAT FURRER - KONZERT
Prima l’orchestra era intesa come uno spazio di risonanza dello strumento solista, ora ne diventa una controparte parlante. Lo spazio dello strumento solista si estende, per sfumature graduali, dal canto al parlato o dal parlato al cantato, da suoni creaturali simili al parlato a melodie cantabili stilizzate, cosicché l’orchestra potrebbe essere descritta come la camera di risonanza del violino solista e poi di nuovo come la sua controparte parlante.
Le questioni di cosa sia una melodia, come si colleghi a una concezione armonica, come molte altre, devono essere sempre formulate di nuovo.
Beat Furrer
BERND ALOIS ZIMMERMANN - SINFONIE IN EINEM SATZ
La Sinfonie in einem Satz di Bernd Alois Zimmermann oscilla, secondo le parole del compositore, “in ampi archi, tra la minaccia apocalittica e il naufragare mistico”. In questo lavoro si manifesta il carattere essenziale della musica di Zimmermann: la ricerca di un principio musicale unitario, in grado di uniformare l’intera struttura. La serie dodecafonica su cui si basa la Sinfonie ha una funzione tematica, anche se Zimmermann in seguito ha allentato il rigore tematico a favore di una selezione meno vincolante del materiale musicale. Alla ricerca di una gestualità seriale più libera e marcata, l’intensità espressiva della Sinfonie in einem Satz rimane un tratto caratteristico del suo stile che accompagna l’intera sua produzione.