Biennale College Cinema 2020: Panel internazionale
Il Panel si tiene nella Sala Conferenze stampa alle ore 16.00 di domenica 6 settembre, condotto da Peter Cowie.
BIENNALE COLLEGE CINEMA:
A SPECIAL FORMULA
Lo schema di Biennale College - Cinema è stimolante innanzitutto perché nella sua essenza è un workshop che si focalizza su due temi essenziali: la realizzazione di film low-budget in un periodo di recessione globale, e la necessità di trovare giovani autori in modo da rinvigorire il cinema. I criteri di selezione coinvolgono l’originalità dell’idea, nonché la ricerca di un nuovo linguaggio creativo.
Quest’anno, date le circostanze straordinarie che hanno influenzato ogni aspetto della produzione cinematografica e della post-produzione, solo due dei quattro lungometraggi commissionati sono stati completati in tempo per essere presentati in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema. Durante il Panel quindi si parlerà di El arte de volver e Fucking with Nobody, entrambi proiettati alla Mostra questa settimana.
La questione principale rimane: potranno questi film avere un futuro sulla scena internazionale? Resta valida come sempre la sfida di assicurare a questi film una distribuzione e una visibilità che possano andare oltre la presentazione ai festival. Chiederemo ai membri di questo Panel quanto successo questi film possono avere. Siamo molto contenti che i membri di questo Panel abbiano avuto il coraggio di intraprendere il viaggio verso Venezia e di raggiungerci da diversi Paesi, dalla Finlandia, dalla Francia, dalla Germania e, naturalmente anche dall’Italia nella persona di Savina Neirotti.
I RELATORI
Peter Cowie, moderatore
Nel 1963 Peter Cowie ha lanciato l’annuale International Film Guide, da lui curata per 40 anni. Ha scritto più di 30 libri sul cinema, tra cui biografie di Welles, Bergman, Kurosawa e Coppola. Tra le sue pubblicazioni si segnalano articoli scritti per The New York Times, The San Francisco Chronicle, The Los Angeles Times, Sunday Times di Londra, The Wall Street Journal, Le Monde, Expressen, Neue Zürcher Zeitung e Sight and Sound. Dal 1993 al 2000 è stato caporedattore internazionale di Variety. Cowie ha scritto più di una dozzina di commenti a corredo di dvd realizzati da Criterion. Nel 2018 La Biennale di Venezia ha commissionato a Peter Cowie la scrittura del volume Happy 75°. Breve introduzione alla storia della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
Sara Ehnholm Hielm
Sara Ehnholm Hielm è dal 1995 critico cinematografico ad Helsinki e dal 2000 anche per Hufvudstadsbladet (il principale quotidiano in lingua svedese della Finlandia). È anche un’editrice di libri e ha scritto una raccolta di saggi dal titolo And the Heart was Mine. La sua opera teatrale The Winter War. Here We Go Again è stata rappresentata in due teatri di Helsinki.
Pierre Eisenreich
Pierre Eisenreich è stato critico e membro del comitato editoriale della rivista Positif per vent’anni. È anche uno degli editor dell’Encyclopaedia Universalis. Tra il 2013 e il 2017 ha moderato e partecipato al programma di proiezioni e dibattiti del Ciné-Recontres de Prades. In precedenza è stato programmatore al German Film Festival di Parigi dal 2000 al 2007. È stato anche membro della Occitanie Cinéma Reading Committee per sceneggiature di corti e lungometraggi. Recentemente ha co-curato per Tamasa Distribution il dvd di Uomini di Domenica e il cofanetto di DVD dedicato a Georg Wilhelm Pabst.
Jessica Kiang
Jessica Kiang è critico cinematografico internazionale per Variety, ruolo per il quale ha seguito festival ed eventi cinematografici in tutti i continenti. Redattrice di The Playlist per cinque anni e tutt’ora collaboratrice, Kiang scrive inoltre per la rivista Sight & Sound, BBC Culture, BFI e, più recentemente, per il New York Times. Nel 2018 è stata tutor del Melbourne Film Festival Critics Campus. È stata membro di giuria di numerosi festival internazionali, dall’Islanda all’Egitto fino all’Austria. Recentemente ha fatto parte della Giuria del Premio Platform al Toronto International Film Festival.
Savina Neirotti
Nata a Genova, Savina Neirotti si è laureata in Filosofia e ha completato il primo anno di Master in Estetica presso la University of Pennsylvania. Più tardi è diventata la responsabile dell’ufficio stampa e comunicazione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, dove era anche a capo del dipartimento per lo sviluppo dell’istruzione. Negli stessi anni è stata la cofondatrice della Scuola Holden, una scuola per scrittori a Torino, insieme a Alessandro Baricco. Dal 2018 è direttrice della Scuola Holden. Dal 2005 ha concepito ed è a capo di “Script&Pitch Workshops” e del TorinoFilmLab. È a capo del programma di Biennale College Cinema dal suo inserimento nel 2012, e di Biennale College Cinema Virtual Reality dal 2017. È curatrice del Venice Production Bridge.
I REGISTI DI BIENNALE COLLEGE CINEMA 2020
Pedro Collantes
Nato a Madrid, Pedro Collantes è sceneggiatore, regista e montatore. Ha studiato cinema all’Università di Valladolid, specializzandosi in montaggio alla TAI Arts University di Madrid. Ha frequentato un Master alla Netherlands Film Academy. I suoi cortometraggi sono stati presentati in numerosi festival internazionali tra cui Rotterdam, Chicago, Encounters e il Festival des Filmes du Monde di Montréal. Ha ottenuto riconoscimenti nei festival di Clermont Ferrand, Festival de Cine Español de Málaga, ALCINE, Palm Springs e Cinespaña-Toulouse, tra gli altri. Nel 2018 ha scritto e diretto il cortometraggio Ato san nen, entrato nella selezione ufficiale per il Premio César 2019 come miglior cortometraggio. El arte de volver (2020) è il suo primo lungometraggio.
Hannaleena Hauru
Nata nel 1983, Hannaleena Hauru è una sceneggiatrice e regista finlandese. Il suo primo lungometraggio, Thick Lashes of Lauri Mäntyvaara (2016), è stato sviluppato al Torino Film Lab e al Cannes Cinéfondation Residency. I suoi precedenti cortometraggi sono stati presentati alla Semaine de la critique di Cannes e alla Biennale Generation, oltre ad aver vinto premi ai Festival di Oberhausen, Uppsala e Tampere. Diplomata alla ELO Helsinki Film School, è conosciuta per la sua partecipazione attiva al Nisi Masa European network of Young Cinema e al Kino Movement. Dalla sua esperienza teatrale deriva l’attenzione a sviluppare la drammaturgia e i personaggi come un’unica entità insieme alla troupe e l’intercambialità tra i ruoli all’interno di quest’ultima.