Le Giurie della sezione Orizzonti e del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”
La regista e sceneggiatrice Debra Granik presidente della Giuria Orizzonti. Il critico cinematografico Gianni Canova presidente della Giuria Opera Prima.
Le Giurie internazionali
Sono state definite le Giurie internazionali di Orizzonti e di Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera (28 agosto – 7 settembre 2024).
Giuria Orizzonti
Presieduta dalla regista e sceneggiatrice statunitense Debra Granik, la Giuria internazionale Orizzonti sarà inoltre composta da: lo sceneggiatore, regista e produttore iraniano Ali Asgari; la regista e sceneggiatrice siriana Soudade Kaadan; il regista, sceneggiatore e produttore greco Christos Nikou; l’attrice e regista svedese Tuva Novotny; il regista ungherese Gábor Reisz; la sceneggiatrice e regista italiana Valia Santella.
- Debra Granik - presidente, regista e sceneggiatrice statunitense. Con Un gelido inverno ha vinto il Gran Premio della Giuria al Sundance 2010. Il film ha ottenuto quattro nomination all’Oscar, tra cui quella per il miglior film e per la migliore sceneggiatura non originale per Debra Granik e Anne Rosellini. Col suo primo film, Down to the Bone, è stata premiata come miglior regista al Sundance del 2004. Nel 2015 ha realizzato il documentario Stray Dog. Senza lasciare traccia (2018) è stato presentato al Sundance e a Cannes. Granik ha appena terminato il montaggio del documentario in cinque parti Conbody VS Everybody. Il suo prossimo progetto è un adattamento di Una paga da fame di Barbara Ehrenreich.
- Ali Asgari, sceneggiatore, regista e produttore, nato a Teheran, in Iran. È un importante regista indipendente iraniano che vanta numerosi premi internazionali. I film di Asgari sono incentrati su vite precarie che vivono ai margini della società nel suo paese natale, l'Iran. I suoi corti sono stati proiettati in importanti festival internazionali. Il suo film d'esordio Disappearance è stato presentato in anteprima mondiale alla Mostra di Venezia e in anteprima nordamericana al Toronto Film Festival 2017. Ta farda, il suo secondo film, è stato presentato in anteprima alla Berlinale 2022, mentre Kafka a Teheran, il suo terzo lungometraggio, è stato presentato nella sezione Un Certain Regard di Cannes nel 2023.
- Soudade Kaadan, regista e sceneggiatrice siriana, residente a Londra. Si è fatta conoscere a livello internazionale con il suo primo film, Yom Adaatou Zouli, presentato a Venezia nel 2018 dove ha vinto il Leone del Futuro per la migliore opera prima. Il film è stato poi proiettato in molti festival tra cui TIFF, BFI London, Busan e IFFR. Il suo corto Aziza ha vinto il Gran Premio della Giuria al Sundance nel 2019. Il suo secondo lungometraggio Nezouh - Il buco nel cielo ha vinto il Premio degli spettatori ARMANI BEAUTY a Venezia nel 2022. Soudade Kaadan è diventata così l'unica regista araba a vincere due volte a Venezia.
- Christos Nikou, regista, sceneggiatore e produttore greco. Il suo cortometraggio KM (2012) ha partecipato a oltre 40 festival internazionali. Il suo primo lungometraggio Apples ha aperto la sezione Orizzonti di Venezia nel 2020. Candidato dalla Grecia all'Oscar per il miglior lungometraggio internazionale, Apples è stato inserito nella lista dei cinque migliori film internazionali dal National Board of Review. Nel 2023, Nikou ha fatto il suo debutto in lingua inglese con Fingernails - Una diagnosi d'amore, che ha diretto, co-scritto e co-prodotto con la Dirty Films di Cate Blanchett e Filmnation. Attualmente Nikou sta lavorando al suo terzo lungometraggio, Background.
- Tuva Novotny, attrice e regista svedese. Ha esordito nella recitazione a 16 anni. Nel 2010 ha debuttato come regista con la serie TV Dag, seguita da due episodi per la serie Netflix Lilyhammer. Nel 2018 ha scritto e diretto Blindspot, che ha ottenuto gran parte dei premi Kanon, vincendo miglior sceneggiatura e miglior regia. Poco dopo ha scritto e diretto Britt-Marie Was Here, che è diventato un successo al botteghino svedese. Al momento sta scrivendo il lungometraggio Dobbeltmennesket per la regia di Jonas Arnby, ma anche la serie Det Kongelige Teater, ed è uscito da poco il suo ultimo film, Diorama, che ha scritto e diretto. Ha da poco recitato in The Abyss (2023) e in All and Eve (2024) e sta sviluppando Home per Snowglobe Pictures, come regista e sceneggiatrice.
- Gábor Reisz, regista ungherese. Il suo primo film, VAN valami furcsa és megmagyarázhatatlan (2014), è stato presentato a Karlovy Vary e ha riscosso un grande successo sia al botteghino che nel circuito dei festival. Nel 2015 Reisz è stato invitato a La Résidence di Cannes, dove ha sviluppato il suo secondo lungometraggio Rossz versek (2018). Il film ha poi vinto 16 premi, tra cui quello per il miglior film ungherese del 2018, e ha avuto un buon successo di pubblico nei cinema nazionali. Una spiegazione per tutto (2023), il suo terzo film, ha vinto il Premio Orizzonti per il miglior film a Venezia e il Gold Hugo al Chicago Film Festival.
- Valia Santella, sceneggiatrice e regista italiana. Ha lavorato in passato come segretaria di edizione e aiuto regista. Dal 2010 collabora come sceneggiatrice con alcuni tra i maggiori registi italiani tra cui Marco Bellocchio, Leonardo Di Costanzo, Valeria Golino, Nanni Moretti. Nel 2001 gira il documentario Nel nome del popolo italiano e nel 2004 il suo primo lungometraggio Te lo leggo negli occhi, entrambi prodotti da Sacher Film. Nel 2006 dirige diversi episodi della serie TV Il vizio dell’amore. Attualmente è impegnata nella post produzione della serie TV Prima di noi, di cui firma la regia di alcuni episodi.
La Giuria Orizzonti assegnerà – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi: Premio Orizzonti per il miglior film, Premio Orizzonti per la migliore regia, Premio Speciale della Giuria Orizzonti, Premio Orizzonti per la miglior interpretazione femminile, Premio Orizzonti per la migliore interpretazione maschile, Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura, Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio.
Giuria Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”
Presieduta dal critico cinematografico italiano Gianni Canova, la giuria internazionale Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” sarà inoltre composta da: lo sceneggiatore e regista americano Ricky D’Ambrose; la regista, artista visuale, attrice e produttrice brasiliana Barbara Paz; l’attrice e regista canadese Taylor Russell; il curatore di festival e direttore di mercati cinematografici Jacob Wong.
- Gianni Canova - presidente, critico cinematografico italiano. È Rettore dell’Università IULM di Milano, dove insegna, come Professore ordinario, Storia del cinema e filmologia. Fondatore del mensile di cinema e cultura visuale «Duel» (poi «Duellanti»), è stato critico cinematografico per «Il Manifesto», «la Repubblica», «Sette del Corriere della Sera» e «la Voce» di Indro Montanelli. Autore di saggi e curatore di grandi opere come l’Enciclopedia del Cinema edita da Garzanti, ha realizzato numerose mostre multimediali. Attualmente è autore e conduttore del programma TV Il Cinemaniaco su Sky Cinema. Dal 2024 è Presidente del Comitato scientifico del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
- Ricky D’Ambrose, sceneggiatore e regista statunitense. Il suo secondo film, The Cathedral, è stato prodotto all’interno di Biennale College – Cinema e realizzato con il grant della Biennale. Il film è stato presentato in anteprima mondiale alla 78. Mostra del Cinema, e poi in anteprima nordamericana al Sundance. The Cathedral ha ricevuto il prestigioso John Cassavetes Award agli Independent Spirit Awards 2023 ed è stato candidato al Gotham Award come miglior film. I suoi corti e il suo primo lungometraggio, Notes on an Appearance, sono stati proiettati in festival internazionali, tra cui Berlino, Rotterdam, Vienna, il New York Film Festival e New Directors/New Films. Nel 2017 è stato nominato dalla rivista «Filmmaker» uno dei 25 nuovi volti del cinema indipendente, nonché uno dei migliori nuovi registi del decennio da Richard Brody del «New Yorker». Attualmente sta lavorando al suo terzo film.
- Bárbara Paz, regista, artista visiva, attrice e produttrice brasiliana. Nel 2019 ha diretto Babenco: Alguém Tem que Ouvir o Coração e Dizer Parou che ha vinto il Premio Venezia Classici per il miglior documentario sul cinema. Il film è stato scelto dal Brasile come candidato all’Oscar per il miglior lungometraggio internazionale. Bárbara Paz ha recitato in numerosi film, tra cui Meu Amigo Hindu di Hector Babenco, e ha recitato in oltre 25 opere teatrali. Per i risultati ottenuti come attrice, Paz ha ricevuto la Medalha Cavaleiro 2013 dal Ministero della Cultura. Ha recitato in diverse serie TV e soap opera e ha condotto il programma televisivo A Arte do Encontro su Canal Brasil.
- Taylor Russell, attrice e regista canadese. Prossimamente apparirà nel thriller coreano Hope di Na Hong-jin e in Mother, Couch! di Niclas Larsson. L'anno scorso ha debuttato a teatro con The Effect di Jamie Lloyd, acclamato revival dell'opera teatrale di Lucy Prebble. Russell ha recitato accanto a Timothée Chalamet nel film di Luca Guadagnino, Bones and All. Il film è stato presentato a Venezia, dove Russell ha vinto il Premio Marcello Mastroianni per l'attrice emergente. È stata candidata sia al Gotham Award che all'Independent Spirit Award per le sue interpretazioni in Bones and All e in Waves, film di A24 diretto da Trey Edward Shults. Quest’ultima prova le è valsa il Breakthrough Actor Award ai Gotham Awards. Esordisce alla regia con il corto documentario The Heart Still Hums che vince il premio come miglior documentario al Palm Springs Int. ShortFest.
- Jacob Wong, curatore di festival e direttore di mercati cinematografici. È stato associato all'Hong Kong Film Festival per oltre due decenni come curatore e direttore dell'HAF Project Market. Attualmente è direttore dell'ufficio Industry, che organizza mercati per progetti cinematografici, laboratori e coproduzioni. Ha coprodotto cortometraggi di Jia Zhangke, Tsai Ming-Liang, Mohammad Makhmalbaf, Kurosawa Kiyoshi, Brillante Mendoza e Christopher Doyle, e lungometraggi di finzione di Ishii Yuya, Tan Chui Mui e altri. È il delegato della Berlinale per quanto riguarda il cinema cinese, oltre che consulente della programmazione del Nara IFF (Giappone).
La Giuria del Premio Venezia Opera Prima assegnerà senza possibilità di ex aequo, tra tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele), il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro, che sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore.
Cerimonia di premiazione
Tutti i premi ufficiali saranno annunciati e consegnati durante la cerimonia di chiusura dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, sabato 7 settembre sul palco della Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia.