Autoproclamatasi “pittrice narrativa locale”, Jessie Homer French è conosciuta per una pittura paesaggistica e di genere, che combina contraddittorie immagini oniriche per creare misteriose e indimenticabili istantanee di vita, morte e natura. In molti dei suoi dipinti di piccole dimensioni, la natura incontaminata della Costa occidentale è mostrata con una tale ricchezza di dettaglio da offrire ritratti eccentrici e meditativi dell’ambiente americano e del precario ruolo che l’umanità esercita al suo interno. Evocative della tradizione pittorica bucolica, territoriale e realista americana, le opere di Homer French sono intrise di un’atmosfera pacata e spesso suggeriscono immagini di immobilità, alienazione, morte, degrado e disastro. Avvolti da campiture cromatiche intense e uniformi, alcuni coyote si aggirano nel deserto tra gli alberi spinosi di Yucca, i pesci guizzano oltre i massi di ruscelli scoscesi mentre un cervo giace morto tra i ciuffi d’erba. In Winter Burial (2020) lastre di pietra costellano un terreno innevato; Bitterbrush and Sagebrush, Bridgeport Cemetery, e Island Deer (tutti del 2020) mostrano corpi vestiti che riposano in pace nelle proprie bare sullo sfondo di paesaggi invernali. Gli inquietanti temi trattati da Homer French includono anche lo spettro delle catastrofi naturali, tra cui gli incendi che devastano la Costa occidentale americana come in Burning e ON FIRE (entrambi del 2020). Mojave Stealth Bombers (2013), in cui un velivolo sorvola un campo d’aviazione e un parco eolico, è simbolo del duro scontro tra la natura e la violazione perpetrata dall’uomo.
Madeline Weisburg