Disobedience Archive è un archivio video multifase, mobile e in continua evoluzione incentrato sul rapporto tra pratiche artistiche e azione politica. Presentato quindici volte in diversi Paesi, Disobedience Archive si trasforma ogni volta senza mai assumere una configurazione definitiva. Che si tratti di un parlamento, di una scuola o di un giardino pubblico, il progetto trasforma l’archivio, per sua natura statico e tassonomico, in un dispositivo dinamico e generativo. Per la Biennale Arte 2024, Disobedience Archive rappresenta The Zoetrope, la macchina pre-cinematografica che animava le immagini. Indaga la rappresentazione del movimento, dando vita a uno spazio centrifugo. In questa occasione presenta due nuove macrosezioni che comprendono quaranta filmati: Diaspora Activism affronta i processi migratori transnazionali nel contesto del neoliberismo egemonico, come lotta che spinge a nuovi modi di abitare il mondo e mette in discussione il significato stesso di cittadinanza. Gender Disobedience è, in continuità con la sezione precedente, dedicato alle soggettività nomadi, concepite come rottura del binarismo eterosessuale. Questa sezione riunisce le alleanze tra l’attivismo che critica il capitalismo e i movimenti LGBTQ+ emersi a livello globale.
Disobedience Archive è esposto per la prima volta alla Biennale Arte.
—Marco Scotini