Mohammed Kacimi è stato pittore, poeta, docente, intellettuale e attivista politico. Nomadic Signs – Abstract composition (1979) gioca tra astrazione geometrica e rappresentazione corporea. Il forte uso di linee curve e di campiture piatte di colori non modulati evoca segni, motivi e simboli. Allo stesso tempo, le forme geometriche sembrano assumere la sembianza di braccia umane, una proveniente dall’angolo in basso a destra e l’altra dall’angolo in alto a sinistra; le braccia potrebbero entrare in contatto nell’area circolare centrale, stringendosi la mano, ma ciò è oscurato e lasciato ambiguo. Il dipinto gioca con i concetti di spazio positivo e negativo e con il rapporto figura/sfondo, dove il color guscio d’uovo dello sfondo spezza le forme che compongono le braccia. Il titolo fa riferimento alle esperienze nomadi di Kacimi durante i suoi viaggi e al suo interesse per i segni come sistemi di comunicazione. In questo particolare periodo riecheggia l’opera di Jewad Selim, vista dall’artista nelle mostre del Modernismo iracheno a Baghdad, Beirut e Londra.
L’opera di Mohammed Kacimi è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Riad Kherdeen