Ione Saldanha ha coraggiosamente esplorato nuovi supporti pittorici con un uso energico e caratteristico del colore. I suoi Bambus (anni Sessanta) rappresentano una modalità radicale di forzare i confini fra linguaggi artistici, dando corpo e anima alla pittura. Nel suo appropriarsi di un elemento naturale, la stessa organicità del supporto rivendica le sue proprietà scultoree. Per produrre i Bambus l’artista attraversa numerose fasi distinte. Dopo aver raccolto il bambù e averlo fatto seccare per più di un anno, Saldanha lo sabbia e vi applica cinque rivestimenti preparatori di pittura bianca. Quando arriva il momento di ricoprirli di colore, l’artista esegue questo passaggio contemporaneamente per tutti i bambù. Questi lavori ci invitano a sperimentare il colore mentre ci giriamo intorno. Appesi al soffitto, si muovono dolcemente, come fossero semoventi, trasmettendo giocosità e dinamismo. La pennellata leggera ma visibile sullo strato sottile di pittura acrilica evidenzia la sequenza e l’accuratezza del movimento della mano dell’artista. In gruppo, ogni Bambu è allo stesso tempo unico ma anche parte di una più vasta composizione.
L’opera di Ione Saldanha è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Laura Cosendey