Cerimonia di consegna
Domenica 21 luglio, ore 18.00
Ca’ Giustinian, Venezia
Domenica 21 luglio, ore 18.00
Ca’ Giustinian, Venezia
La Biennale di Venezia ha attribuito il Leone d’Argento al danzatore e coreografo Trajal Harrell.
“Trajal Harrell è unico”, scrive Wayne McGregor presentando il destinatario del Leone d’Argento, che già aveva invitato due anni fa alla Biennale Danza con Maggie the Cat, lavoro che prendeva spunto dal testo di Tennessee Williams per interrogarsi su potere, gender, intolleranza, inclusione.
“Laureato alla Yale University, al Centre national de la danse (Yvonne Rainer) e alla Martha Graham School of Contemporary dance – recita la motivazione del premio – la ricerca fondamentale di Trajal Harrell si basa su una ricca conversazione tra la danza postmoderna, la scena del voguing newyorkese e la danza giapponese Butoh. Il suo lavoro re-immagina il nostro passato incurante della distanza cronologica, geografica e culturale, portando le sue performance in luoghi dedicati tanto alle arti visive quanto allo spettacolo dal vivo. Harrell utilizza gli strumenti del pensiero critico, in particolare la ricerca sul genere, il femminismo e il post-colonialismo, per esplorare le sue approfondite acquisizioni di storia dell’arte e della danza. Frutto di una vasta ricerca, le sue performance sono come tanti oggetti sensibili, ibridi e gioiosi che attingono in egual misura alla moda, alla cultura pop e agli artisti d’avanguardia. È in questo mix unico di generi, nella sorprendente giustapposizione di forme e nella vastissima gamma di emozioni che il lavoro di Harrell coinvolge e appassiona. Ridiamo con la stessa rapidità con la quale piangiamo, in un ottovolante di emozioni”.
Trajal Harrell torna alla Biennale Danza per il 18. Festival con due opere: Tambourines e Sister or He Buried the Body.
Vorrei ringraziare
Il Presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco
Il Consiglio di Amministrazione della Biennale
Il Direttore Artistico Sir Wayne McGregor
Francesca Benvenuti, tutta la squadra della Biennale Danza
Mia madre
Il mio partner, David Bergé, che c’è stato fin dall’inizio ed è ancora qui…
Il mio fantastico team Fritzi Koetter, Jakob Wittkowsky, Clementine Dubost
Voglio ringraziare anche tutti coloro mi hanno sostenuto:
Francesca Corona,
Virve Sutinen,
Joel Valabrega.
Voglio ringraziare tutte le persone che sono in questa stanza, e anche quelli che non sono qui, che hanno sostenuto e ispirato il mio lavoro.
Grazie alla mia agente Sarah de Ganck.
Grazie a Perle Palombe and Thibault Lac, che danzano insieme a me e con cui condivido questo premio.
E ancora, grazie Mamma!
Trajal Harrell (Douglas - Usa, 1973) è un danzatore e coreografo statunitense. Conosciuto soprattutto per la serie di interventi coreografici intitolata Twenty Looks or Paris is Burning at the Judson Church, Trajal Harrell è considerato oggi tra i più importanti coreografi della sua generazione. Laureatosi a Yale, prosegue gli studi al Centre national de la danse e alla Martha Graham School of Contemporary Dance. Le sue opere, nate dalla contaminazione di linguaggi coreografici diversi e radicate in studi di genere, femministi e postcoloniali, re-immaginano il passato al di là di distanze cronologiche, geografiche, culturali, ponendo particolare attenzione all’estetica dei costumi, spesso ispirati all’alta moda. I suoi lavori sono stati presentati in numerosi spazi, fra cui si ricordano Stedelijk Museum di Amsterdam (2014), Centre Pompidou (2015), Palais de Tokyo (2016), Festival d’Avignone (2016), MoMA (2016), Tanz im August (2017), Hammer Museum di Los Angeles (2017), Barbican (2017), The Kitchen di New York (2018), Festival d’Automne (2019), Gwangju Biennale (2021), Bienal de São Paulo (2021), Schauspielhaus di Zurigo (2019-2022), Kunstenfestivaldesarts di Bruxelles (2022), Holland Festival (2022).
Tra i suoi lavori: Used Abused and Hung Out to Dry (2013), The Ghost of Montpellier Meets the Samurai (2015), The Return of La Argentina, In the Mood for Frankie (2016), Caen Amour (2016), Juliet and Romeo. Nel 2017 ha presentato la mostra performativa Hoochie Koochie alla Barbican Centre Art Gallery (London).
“Dancer of the year” della rivista Tanz nel 2018, ha vinto anche il Doris Duke Impact Award e un Bessie Award.