Cerimonia di consegna
Venerdì 27 settembre, ore 12.00
Ca’ Giustinian, Venezia
Venerdì 27 settembre, ore 12.00
Ca’ Giustinian, Venezia
La Biennale di Venezia ha attribuito il Leone d’Oro alla carriera alla compositrice Rebecca Saunders.
Prima donna a ottenere il premio Ernst-von-Siemens nel 2019 e destinataria di un focus al Festival di Lucerna e al Musikfest di Berlino, Rebecca Saunders è premiata con il Leone d’Oro alla carriera “per la raffinatezza della sua ricerca e delle sue intenzioni compositive, per l’attenzione che dedica al microcosmo sonoro, per la sua capacità di creare nell’ascoltatore un’area riservata di ascolto, uno spazio acustico intimo e interiore che evolve e amplifica l’immaginario sonoro. La compositrice concepisce una temporalità specifica per ogni lavoro che diventa indagine e sperimentazione sull’esperienza dell’ascolto. La sua elaborazione del materiale sonoro è profondamente speculativa e allo stesso tempo fortemente empirica e materica, legata alla performance e alle strategie esecutive” (dalla motivazione).
Rebecca Saunders ha spiegato con queste parole la sua ricerca: “Superficie, peso e tatto sono parte della realtà della performance musicale: il peso dell’archetto sulla corda; la differenziazione del tocco delle dita sui tasti del piano; l’espansione dei muscoli tra le scapole che estrae il suono della fisarmonica; l’inspirazione che precede il tono che ascoltiamo. Essere consapevoli della matericità del rumore di uno strumento, o di una voce, ci ricorda la presenza di un corpo fisico fallibile dietro il suono. La presenza fisica del musicista e del suo strumento acustico, del suo suono, sono importanti fonti di ispirazione”.
Rebecca Saunders (Londra, 1967) ha studiato composizione con Nigel Osborne a Edimburgo e Wolfgang Rihm a Karlsruhe. Saunders ha grande interesse per le proprietà scultoree e spaziali del suono organizzato, spesso creato in collaborazione e in dialogo con una grande varietà di musicisti e di artisti. Fra i suoi lavori, si ricordano: Chroma I - XX (2003-2017), Stasis, Stasis Kollektiv (2011-16), Insideout, un collage di 90 minuti per un’installazione coreografata creata in collaborazione con Sasha Waltz, il suo primo lavoro per il palcoscenico con oltre 100 rappresentazioni. Più recentemente, nel 2017, Yes, un’ampia composizione installativa spaziale di 80 minuti, è stata scritta per Musikfabrik, Donatienne Michel-Dansac ed Enno Poppe per gli spazi architettonici della Philharmonie di Berlino e della Cattedrale di St. Eustache a Parigi.
Dal 2013 Saunders ha scritto una serie di assoli e duetti per interpreti con cui ha collaborato strettamente, tra cui Bite per flauto basso, Aether per duo di clarinetti bassi, dust per percussioni, O per soprano, hauch per violino e Flesh per fisarmonica. Contemporaneamente ha perseguito il suo interesse per le opere in forma concertante, scrivendo un doppio concerto per percussioni Void, un concerto per tromba Alba e sia Skin che Yes per soprano e grande ensemble. Nel 2018 il suo concerto per contrabbasso Fury II è stato coreografato da Emanuel Gat in collaborazione con l’Ensemble Modern nell’ambito del progetto Story Water.
La musica di Saunders è stata eseguita e presentata in prima assoluta da molti prestigiosi ensemble, solisti e orchestre, tra cui, fra i tanti, Ensemble Musikfabrik, Klangforum Wien, Ensemble Modern, Quatuor Diotima, Asko|Schönberg, Quartetto Arditti, Ensemble Resonanz, Ensemble Recherche, ICE, Neue Vocalsolisten, Ensemble Remix.
Le sue composizioni hanno ricevuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui Ernst von Siemens Music Prize 2019, ARD und BMW musicaviva Prize, Paul Hindemith Prize, quattro Royal Philharmonic Society Awards, quattro BASCA British Composer Awards, GEMA Music Prize, Hans und Gertrud Zender Preis, Mauricio Kagel Music Preis.
Saunders è attiva anche come tutor di composizione e insegna regolarmente ai corsi estivi di Darmstadt e all’Impuls Academy di Graz. Vive a Berlino ed è membro della Berlin Academy of Arts e della Sachsen Academy of Arts di Dresda.