fbpx Biennale Musica 2024 | Listening/Hearing
La Biennale di Venezia

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Musica

Listening/Hearing

Dmitri Kourliandski:Piano Space (2020-2024, 60’) Disklavier sound installation, versione installativa
John Zorn:The Hermetic Organ (2024, 30’) nuova versione per spazializzazione multicanale
Christina Kubisch:Travelling Voices (2024, 30’) nuova versione per spazializzazione multicanale, produzione La Biennale di Venezia - CIMM Centro di Informatica Musicale Multimediale
PatKop:Flügelnwund (2021, 8’) per spazializzazione multicanale, produzione SWR Experimentalstudio Freiburg
Natasha Barrett:Volvelle (2015, 21’) per spazializzazione multicanale
François J. Bonnet: Meith (2020-2024, 37’) pezzo acusmatico multifonico, nuova versione per spazializzazione multicanale
Iannis Xenakis: Bohor (1962, 22’) per nastro magnetico a 8 canali
Bernard Parmegiani:De natura sonorum (1975, 53’) suite di dodici movimenti per nastro magnetico, produzione INA GRM Paris
Alvin Curran:Footnotes 1.3 (2024, 20’) installazione sonora auto-composta per Disklavier solo e spazializzazione multicanale
Hanna Hartman:Fracture (2016, 24’) pezzo elettroacustico con suoni registrati di fagotto
Mattia Parisse:Zeal (2024, 30’) per spazializzazione multicanale (Biennale College Musica - Compositori)
Ali Nikrang:Absolute Hallucination (2024, 30’) improvvisazione per pianoforte azionato da un programma di Intelligenza Artificiale, produzione La Biennale di Venezia in collaborazione con Ars Electronica Linz
Mixage e sound projection:Thierry Coduys
Design luci:Theresa Baumgartner
Nota:È previsto l’uso di luci stroboscopiche

Descrizione

LISTENING/HEARING è uno spazio installativo per l'ascolto individuale realizzato durante tutto il Festival nelle Sale d’Armi E dell’Arsenale, con la diffusione del suono curata dal compositore e sound engineer francese Thierry Coduys. Questo antro sonoro presenta opere di musica elettronica digitale e acusmatica, composte in studio o generate in concerto con tecnologie innovative, per evidenziare le tendenze attuali dell'elettronica finalizzata alla ricerca della musica assoluta. Lo spazio per l’ascolto è concepito dalla light designer tedesca Theresa Baumgartner.

Al centro dello spazio installativo un Disklavier per l’esecuzione della prima assoluta della versione installativa di Piano Space (2021), opera del raffinato compositore russo Dmitri Kourliandski. Alla prima assoluta della versione per spazializzazione multicanale di Travelling Voices (2024) della pioniera della ricerca elettronica tedesca Christina Kubisch, lavoro basato su registrazioni effettuate nella Basilica di San Marco di musiche della Scuola Veneziana eseguite dalla Cappella Marciana diretta da Marco Gemmani, seguiranno la prima italiana di Flügelnwund (2023) della acclamata compositrice e violinista moldava PatKop, il capolavoro De natura sonorum (1975) del compositore francese Bernard Parmegiani, prodotto dall’INA GRM di Radio France, la prima italiana del lavoro elettronico Volvelle (2015) della compositrice inglese Natasha Barrett, e infine la prima assoluta di Zeal per diffusione multicanale di Mattia Parisse (1998), compositore italiano selezionato da Biennale Musica College 2024. Un’altra importante produzione dell’INA GRM, presentata in prima italiana, sarà il lavoro acusmatico Meith (2020) del compositore francese François J. Bonnet, accanto a una delle famose composizioni elettroniche della compositrice svedese Hanna Hartman, Fracture (2016) prodotta da Deutschlandfunk Kultur. Il programma include il capolavoro elettronico di Iannis Xenakis, Bohor (1962), un’installazione sonora auto-composta per Disklavier solo e spazializzazione multicanale, Footnotes 1.3 (2024) di Alvin Curran e la prima assoluta della versione di The Hermetic Organ di John Zorn, commissione della Biennale Musica, e si conclude con la creazione di Absolute Hallucination (2024), commissione della Biennale Musica, per Disklavier generato da un programma di Intelligenza Artificiale, concepito dal compositore e programmatore iraniano Ali Nikrang, in coproduzione con il festival Ars Electronica di Linz.


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