fbpx Biennale Cinema 2017 | Giorgio Ferrero - Beautiful Things
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Giorgio Ferrero - Beautiful Things

Italia / 94’
lingua Filippino, Inglese, Italiano, Tedesco
cast Van Quattro, Danilo Tribunal, Andrea Pavoni Belli, Vito Mirizzi, Vittoria De Ferrari Sapetto, Andrea Valfrè
sceneggiatura Giorgio Ferrero
fotografia Federico Biasin
montaggio Giorgio Ferrero, Federico Biasin, Enrico Aleotti, Filippo Vallegra
costumi Anna Neretto, Elena Pignata
musica e suono Giorgio Ferrero, Rodolfo Mongitore

 

SINOSSI

Van è un manutentore di pozzi petroliferi. Lavora nel deserto, all’interno di un grande giacimento in Texas. Danilo è capo macchina su una nave cargo. Vive ogni giorno nel cuore dello scafo dove risiede un mastodontico motore. Andrea è uno scienziato. Ha passato la propria vita tra le formule matematiche e il silenzio delle camere anecoiche. Vito ha trascorso metà della propria vita gestendo slot machine. Oggi è il responsabile di un’immensa fossa di rifiuti in cemento armato. Questi uomini sono inconsapevolmente alla base della sequenza di creazione, trasporto, commercializzazione e distruzione degli oggetti che alimentano la bulimia del nostro stile di vita. Gli oggetti di cui pensiamo di aver bisogno ogni giorno iniziano e finiscono il loro viaggio all’interno di luoghi industriali e scientifici isolati e spettrali. Questi uomini sono monaci all’interno di templi di acciaio e cemento e ripetono ogni giorno nel silenzio e nella solitudine la stessa liturgia meccanica, convivendo con i propri fantasmi. Lei e Lui sono una coppia come tante. Hanno passato la vita ad accumulare oggetti fino a un punto di saturazione. Sono cresciuti nel boom della televisione commerciale, sono la prima generazione a essersi emancipata attraverso Internet. Oggi hanno quarant’anni e sono alla ricerca di una via d’uscita. Lei e Lui siamo noi. E noi non abbiamo mai sentito parlare di loro.

COMMENTO DEL REGISTA

Beautiful Things è un viaggio, una storia in quattro atti dove immagini, parole e suoni sono insolubili tra loro; è stato scritto con un approccio musicale, come una partitura in cui le note, le immagini e le parole hanno lo stesso peso e ognuna cerca la propria geometria tra le righe. Il film è dedicato a noi che non sappiamo vivere senza collezionare oggetti. A noi tossici viziosi, bulimici accumulatori. A noi che non riusciamo a vivere nel silenzio. A noi che accettiamo l’idea che la vita possa precederci ma non che i nostri oggetti ci possano sopravvivere. Questo film è un modo per sfuggire al nostro stile di vita, un modo per riflettere su una necessaria via d’uscita. Abbiamo cercato attraverso la nostra malinconia di raccontare l’urgenza di un ritorno al silenzio, la ricerca di un respiro libero dalla compressione della vita immolata al rumore. Questo è il nostro urlo che abbiamo cercato di tradurre in un canto.

Sala Giardino

LUNGOMARE MARCONI
30126 LIDO DI VENEZIA
TEL. 0415218711
info@labiennale.org

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