Un progetto particolare è affidato ai Solisti Aquilani con un concerto legato ai dieci anni che ci separano dal sisma del 2009 in Abruzzo. Formazione storica, nata nel solco della rivalutazione del patrimonio strumentale italiano sei-settecentesco e attiva da più di 50 anni con un repertorio che spazia dalla musica pre-barocca alla musica contemporanea, I Solisti Aquilani hanno sempre avuto particolare riguardo ai compositori italiani. Così il concerto impagina tutti nuovi brani che Stefano Taglietti, Andrea Manzoli, Roberta Vacca, Pasquale Corrado – a Venezia in veste anche di direttore – hanno composto in memoriam.
Moving Point: “Ho pensato alla perdita, alla distruzione, alla polverizzazione improvvisa e violenta di ogni punto di riferimento (...) È una composizione che rappresenta la trasformazione continua dei riferimenti sonori percepiti di volta in volta, durante lo svilupparsi del pezzo”. (Stefano Taglietti)
Post fata resurgo “è una composizione che ripercorre tutti gli elementi cardine di un sisma: forza, imprevedibilità, dubbio (...) Il tempo assume una forma a sé stante: si dilata e si contrae in un susseguirsi di immagini inaspettate (...) È un'opera che vuole riconciliare, dando una forte impronta di rinascita”. (Andrea Manzoli)
Rosso celestino “è un omaggio a papa Celestino V, importantissimo per la città dell'Aquila (...) Il “rosso” non vuole ricordare solo il colore di un paramento ecclesiastico ma soprattutto quello del sangue versato su questo territorio (...) La composizione si articola su due elementi principali: movimenti apparentemente ripetitivi e canti di lode”. (Roberta Vacca)
Dove non si tocca in mare “esprime l'inquietudine del momento in cui percepiamo di non essere capaci di dominare la natura (...) Il brano è costituito da un'unica lunga arcata nella quale il violoncello osserva e reagisce alle diverse situazioni, talvolta contrastando la massa orchestrale, talvolta lasciandosi trasportare dalla corrente”. (Pasquale Corrado)