Negli anni Settanta, nel perseguire il sogno di ambienti residenziali di alta qualità destinati a tutti, l’architetto Jean Renaudie creò un’architettura in grado di coniugare umanità, generosità e bellezza nel sobborgo parigino di Ivry-sur-Seine, roccaforte del Partito Comunista Francese.
Nel Centre Jeanne Hachette l’architettura di Renaudie mette la complessità spaziale al servizio della vita collettiva e connessa della città e di uno stretto rapporto tra vita domestica e mondo naturale. Questo ideale si riflette nella molteplicità e nella singolarità dei quaranta appartamenti dell’edificio, nonché nelle terrazze con giardino e nel modo in cui questi elementi interagiscono e si affacciano l’uno sull’altro.
Il “dono delle terrazze” è il fulcro del nostro modello. La generosità dello spazio e il legame con la natura sono un dono riservato ai residenti, mentre l’abbondante vegetazione è un dono alla città. Un plastico parziale dell’edificio (in scala 1:25) presenta terrazze, tramezzi e quattro appartamenti. Si sviluppa dal livello della strada al tetto, rivelando sia l’importante scalinata esterna sia la scala interna e l’ascensore, al centro dell’edificio, che servono ventisette appartamenti. Il visitatore è invitato a guardare all’interno degli appartamenti dal retro del plastico e dall’“esterno”, attraverso le terrazze e i tramezzi. Le terrazze filtrano la luce e richiamano gli elementi verdi e l’effetto visivo che questi generano nello schermare gli appartamenti, nel cambiare continuamente la luce degli interni e nel fare da contrappunto alla solidità e alla risolutezza della costruzione in calcestruzzo.
Mary Laheen, Aoibheann Ní Mhearáin
Mary Laheen Architects, Aoibheann Ní Mhearáin
Jean Renaudie, Centre Jeanne Hachette, Ivry-sur-Seine, Parigi, Francia
[Close Encounter]