Nel corso degli anni Odile Decq ha ricevuto una lunga serie di importanti riconoscimenti e premi, tra cui il Leone d’Oro alla Mostra Internazionale di Architettura del 1996. Architetto, urbanista, studiosa e docente, Decq ha fondato la propria scuola di architettura a Lione, il Confluence Institute for Innovation and Creative Strategies in Architecture. Per lei l’architettura ha più peso rispetto al design: è una cultura distinta a sé stante.
Adibire a nuovi usi fabbricati esistenti rientra nella pratica comune del lavoro dell’architetto. Modificare per una fruizione contemporanea un edificio protetto ed estremamente delicato come l’ottocentesca Opéra National di Parigi, progettata nello stile Beaux-Arts del Secondo Impero da Charles Garnier, richiede capacità creative, audacia e competenze tecniche. Autorizzata a operare interventi diretti solo a pavimento, la “trasgressiva” Decq rompe gli schemi realizzando una sinuosa parete di vetro che non sembra tale, intensificando l’illusione. Non le era consentito occultare la storica cupola. L’introduzione di una struttura in acciaio, di elementi a sbalzo e di intonaco modellato è una scelta audace. La panca sinuosa reinterpreta il lusso in veste contemporanea, che introduce il colore come elemento d’impatto.
Nel suo Phantom’s Phantom, in cui gli specchi rimettono in discussione le dimensioni e lo stesso spazio, Decq ci fa partecipi della sua passione nel giocare con l’ambiguità.
YF+SMcN
Studio Odile Decq
Phantom’s Phantom
Album