Jeanne Gang
L’idea di realizzare una muratura di legno ci affascinava, perché era una bella combinazione e qualcosa che non avevamo mai considerato prima. Studio Gang ha costruito questo muro nell’Arcus Center.
È sempre molto appagante, in architettura, vedere e sentire l’eco della grande idea nella materialità tattile di un edificio.
Ai grandi interventi urbani e tecnicamente sofisticati di Studio Gang si affiancano progetti su scala più modesta, che fungono da laboratorio di ricerca sull’uso inventivo e immaginativo dei materiali naturali, oltre che sulla costruzione di un rapporto diretto tra materialità, funzione e contesto. Ciò risulta evidente nelle facciate con travature e strutture reticolari in legno del Writers Theatre di Glencoe o nella dinamica copertura modulata dell’Eleanor Boathouse di Chicago. Il loro lavoro coinvolge anche le comunità svantaggiate, creando in modo inventivo luoghi in cui convivono diverse destinazioni d’uso, luoghi che agiscono da catalizzatori per l’integrazione sociale di queste collettività. Per quanto riguarda l’Arcus Center, ci piace molto la sua esplorazione del ciclo vitale del legno e la convinzione, espressa dagli architetti, secondo cui questo materiale possiede la notevole capacità di creare con la sua “insita risonanza” una connessione tra la gente e l’architettura, attraverso le culture e il tempo.
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