Croazia

Cloud Pergola/The Architecture of Hospitality, nel padiglione croato, è concepita dal curatore Bruno Juričić come un ambiente collaborativo site-specific, un’installazione che travalica i confini tra architettura, arte, ingegneria, produzione robotizzata e modelli computazionali. La mostra si struttura intorno all’interazione di tre interventi: Cloud Drawing di Alisa Andrašek in collaborazione con Bruno Juričić, To Still the Eye di Vlatka Horvat ed Ephemeral Garden di Maja Kuzmanović. Nel contesto culturale del Mediterraneo, la tipologia della pergola, elemento architettonico minore, definisce un’esperienza specifica: è una struttura semplice, elementare, declinata in varianti locali e caratterizzata da una chiara presenza spaziale che appartiene a una dimensione a metà tra pubblico e privato, tra opera umana e ambiente naturale, tra ombreggiatura spontanea e riparo dai raggi del sole. L’installazione propone che nello spazio dell’ospitalità, così come viene vissuto sotto la pergola, le delimitazioni, fisiche o meno, non abbiano più la funzione di racchiudere lo spazio stesso o presidiarne i confini, quanto piuttosto quella di formare un tessuto per uno scambio osmotico. A questo si aggiunge un’ulteriore finalità: riconoscere la partecipazione attiva di forze non umane negli “eventi” e far comprendere che l’azione dello spazio si estende al di là dell’intenzionalità umana.