Il progetto per il padiglione della Santa Sede alla 16. Mostra Internazionale di Architettura deriva da un modello preciso, la “cappella nel bosco” costruita nel 1920 da Gunnar Asplund nel Cimitero di Stoccolma. Allo scopo di rendere il pubblico partecipe delle ragioni di questa scelta, il primo episodio che si incontra all’ingresso del Padiglione della Santa Sede è uno spazio espositivo, dove sono esposti i disegni e il plastico della “cappella nel bosco” di Asplund. Questo tema è stato proposto ai dieci architetti invitati a costruire altrettante cappelle, riunite nell’area alberata che si trova nell’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, per formare il padiglione della Santa Sede, Vatican chapels. Questa richiesta ha implicato per gli architetti una sfida inusuale, poiché le loro cappelle sono isolate in un ambiente naturale del tutto astratto, connotato unicamente dal suo emergere dalla laguna. Nel bosco dove sorge Vatican chapels non vi sono mete e l’ambiente è soltanto una metafora del peregrinare della vita.