Emanuel Admassu (Addis Abeba, Etiopia, 1983)
Jen Wood (Melbourne, Australia, 1984)
vivono e lavorano a New York, USA
AD—WO
Ghebbi
Album
Descrizione
La parola amarica ‘ghebì’ (Ghebbi) denota un territorio circondato da un muro o recinto; una zona di tregua e relativa stabilità ritagliata da una città errante e inquieta. Lievi variazioni di articolazione della parola ‘ghebì’ producono significati diversi: potrebbe significare “entra”, “colui che si infiltra”, oppure “entrate economiche”.
I ghebì contengono case, scuole, giardini, spazi di culto e di commercio. Il confine del ghebì ha una profondità letterale e metaforica; non si tratta di una linea su una mappa, bensì di una zona di contestazione soggetta a continue variazioni imposte da cambiamenti politici e culturali.
L’installazione si sofferma su questa instabilità di significati ed effetti. Alle travi sono sospesi due pannelli ondulati che marcano la soglia tra due zone dell’Arsenale. Uno spazio immersivo, simile ai lussureggianti interni del ghebì, è ricreato grazie a due monumentali arazzi sospesi su entrambi i lati dell’esistente apertura ad arco.
Crediti
Collaborazione autoriale
Tsion Haleselassie (Photographer)
Team
AD—WO: Gene Han, Yasmine El Alaoui El Abdallaoui, Katie Solien
The Urban Center: Maheder Gebremedhin, (Director), Betelehem Demissie (Head of Research and Programs)
Con il supporto aggiuntivo di
Graduate School of Architecture Planning and Preservation, Columbia University, New York