Ainslee Alem Robson (Cleveland, USA, 1993)
vive e lavora a Los Angeles, USA
Ainslee Alem Robson
Guests from the Future
Ferenj
Album
Descrizione
Cosa significa che la ‘casa’ è costruita in maniera astratta attraverso frammenti di cultura e storia orale distorti dai filtri del tempo e della migrazione? Un’identità diasporica legata alla nostalgia, a volte reale e a volte fabbricata per necessità, può mai essere reale?
La memoria può essere luogo di resistenza ma anche di rivendicazione, la sua tela uno spazio di potenzialità, uno strumento per contro-immaginare il presente e ricostruire la realtà per liberarsi dal peso dell’alterità. Ferenj è una forma sperimentale di pensiero emancipatorio, con cui Robson rivendica la sua identità etnica etiope-americana e ridefinisce i confini tra ricordi frammentati e immaginario digitale.
L’utilizzo di video crowdsourcing e la loro elaborazione con la fotogrammetria si traduce in frammenti irregolari con pezzi mancanti. L’incapacità della tecnologia di ritrarre superfici riflettenti rispecchia l’esperienza di Robson di ipervisibilità e simultanea invisibilità derivanti dalla sua identità composita. I frammenti di Ferenj formano una collezione di ricordi ricostruiti raffigurati come oggetti digitali che attraversano geografie impossibili.
Crediti
Collaborazione tecnica
Installation production: Kidus Hailesilassie (Fabrication); Siddharth Hosamath (Fabrication Assistant); Amarech Chiko, Fitsum Wubeshet (Netela Fabric Sourcing)
Photogrammetry production: Sofonias Solomon, Nahom T. Haile, Senait Shiferaw Robson, Wilbur Kosart, Anwar Kedir, Kidus Hailesilassie, Carl A. Robson (Crowdsourced visual & sound archive); Alexey Marfin, Tobias Heinemann, Memo Akten, Kidus Hailesilassie (VR graphics development)
Team
Installation Design: Kidus Hailesilassie, Ainslee Alem Robson
Film production: Ainslee Alem Robson (Director), Domo Jones (Cinematography), Sarah Ibrahim (Sound Designer), Mildred ‘Miv’ Robson (Super8 Reel)
Photogrammetry production: Ainslee Alem Robson (Artwork and Graphics)
Cast: Tewabech Belachew, Melkamayehu Belachew, Betelhem Shiferaw
Un ringraziamento speciale a
Senait Shiferaw Robson, Carl Robson, Liam Young, Empress Taytu Ethiopian Restaurant
Con il supporto aggiuntivo di
African Futures Institute