fbpx Biennale Arte 2022 | Britta Marakatt-Labba
La Biennale di Venezia

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Britta Marakatt-Labba

1951, Svezia 


  • MAR - DOM
    23/04 > 25/09
    11.00 - 19.00

    VEN - SAB FINO AL 25/09
    11.00 - 20.00

    MAR - DOM
    27/09 > 27/11
    10.00 - 18.00
  • Arsenale
  • Ingresso con biglietto

Britta Marakatt-Labba proviene da una famiglia di allevatori di renne che vive in Sápmi, uno dei territori più settentrionali del pianeta, patria delle comunità indigene dei Sami. Per più di quarant’anni, la sua pratica artistica ha legato inscindibilmente i metodi di narrazione visiva alla cultura di queste popolazioni e al paesaggio nordico, unendo antiche usanze, pratiche culturali, tradizioni orali, miti e ricordi personali. Ferma sostenitrice dell’autodeterminazione e della decolonizzazione di questa terra, alla fine degli anni Settanta Marakatt-Labba entra a far parte del gruppo di artiste e artisti Sami impegnati nell’affermazione della propria autonomia artistica e attivi nelle proteste contro l’espansione dell’industria estrattiva e delle centrali idroelettriche nella regione. Marakatt-Labba è conosciuta per i suoi poetici ricami eseguiti con sottili fili di lana, seta e lino su tessuto bianco. I nuovi ricami, intitolati Milky Way e In the Footsteps of the Stars (entrambi del 2021), richiamano le proiezioni ellittiche impiegate per realizzare le immagini bidimensionali dei planisferi. All’interno di questi confini, Marakatt-Labba evoca immagini di piante, animali, stelle e figure che indossano ladjogáhpir rossi, i particolari copricapi delle donne Sami sovrastati da un corno ricurvo in legno e ricoperto di tessuto ricamato. Storicamente vietato dalle autorità cristiane, oggi il ladjogáhpir conosce un ritorno di popolarità con il movimento per l’autonomia dei Sami. Marakatt-Labba avvicina la storia culturale dei Sami e il presente proprio grazie al suo distintivo ibridismo iconografico.

Madeline Weisburg


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