I dipinti di Kudzanai-Violet Hwami si ispirano agli anni passati in Zimbabwe e in Sudafrica, e analizzano i modi in cui coesistiamo e viviamo il nostro rapporto con gli altri in un mondo sempre più digitale. Hwami integra diversi frammenti visivi a partire da una varietà di fonti: ritratti, autoritratti, gruppi di persone e immagini prese da Internet. Gli elementi si ripetono proprio come in un nostalgico album di famiglia, o come quando scorriamo il feed dei social media. L’installazione di Hwami per Il latte dei sogni prevede una sala rivestita di una serie di fotografie in bianco e nero su vinile, ciascuna con un dipinto accompagnato da una traccia audio. L’installazione è ispirata a The Wedding of the Astronauts (1983–1994) dello scultore zimbabwese Henry Munyaradzi (1931–1988), una scultura su tre lati intagliata nella pietra saponaria. Rappresenta una cerimonia nuziale del popolo Shona, con un predicatore, la benedizione degli uccelli e la coppia che esplora i cieli. Le scene proposte nei dipinti di Hwami derivano da fotografie scattate dalla stessa artista mentre le registrazioni sonore sono quelle di una cerimonia funebre in Zimbabwe. L’opera riflette il coinvolgimento personale di Hwami nel realismo magico e nell’Afrofuturismo ed è in equilibrio tra cosmologia shona e cristianesimo, individualismo e comunità, natura e umanità.
Melanie Kress
Kudzanai-Violet Hwami è tra i quattro beneficiari della borsa di studio per l’edizione inaugurale della Biennale College Arte, un’iniziativa lanciata nel 2021. Partecipazion fuori concorso.