Eva Reiter: | L'étoffe de la mémoire (2024, 25’) per due viole da gamba, commissione La Biennale di Venezia - prima assoluta |
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Monsieur de Sainte-Colombe: | Concerts à deux violes esgales (1690 ca., 25’) per due viole da gamba |
Strumentiste: | Eva Reiter - Romina Lischka, viole da gamba |
Eva Reiter / Monsieur de Sainte-Colombe
EVA REITER - L’ÉTOFFE DE LA MÉMOIRE
Eva Reiter è entrata in contatto con le composizioni di Sainte-Colombe da adolescente, inducendola a prendere la decisione di dedicare la sua vita professionale alla viola da gamba e alla composizione. Infatti, lo spirito della musica di Reiter sia caratterizzato da una “combinazione di provocazione avanguardistica e malinconica nostalgia” simile a quella che si ritrova nelle composizioni di Sainte Colombe.
Il mondo musicale di Sainte-Colombe è rispecchiato nel lavoro in più movimenti di Reiter L’étoffe de la mémoire, che appare di volta in volta come un’eco lontana, un riverbero ritardato che inevitabilmente porta con sé un certo grado di distorsione del significato. Lo spazio liminale tra la musica antica e un nuovo linguaggio sonoro è quindi una sorta di zona di transizione, in cui la nostra visione del presente si perde nella memoria e viene proiettata nella storia della musica.
MONSIEUR DE SAINTE-COLOMBE - CONCERTS À DEUX VIOLES ESGALES
Monsieur de Sainte-Colombe ha lasciato un’ampia produzione di musica per viola da gamba sola, nel solco della tradizione del Seicento. Verso la fine del secolo, però, cominciò a esplorare la nuova forma del duo di viole.
Il manoscritto della raccolta di 67 Concerts à deux violes esgales mostra una grande varietà di scrittura e un notevole virtuosismo da parte di entrambe le viole, e spesso della seconda più che della prima, come se fosse una sorta di improvvisazione aggiunta. Questo genere di scrittura esalta i contrasti tipici dello stile di Sainte-Colombe, che mescola la semplicità con la foga strumentale, la melodia lirica con le modulazioni ardite. I titoli, come spesso accade nella musica francese del Seicento, alludono a personaggi e situazioni con garbo e tenerezza, ironia e fantasia e derivano, tranne qualche eccezione, dal movimento iniziale.