Cerimonia di consegna
Venerdì 1 luglio 2022, ore 12.00
Ca’ Giustinian, Venezia
Venerdì 1 luglio 2022, ore 12.00
Ca’ Giustinian, Venezia
La Biennale di Venezia ha attribuito il Leone d’Argento a Samira Elagoz.
Scrivono Stefano Ricci e Gianni Forte motivando il premio: “Mettendo in scena il corpo e sezionandolo visualmente con i suoi paradossi e le sue multiformi sfaccettature alla maniera di Nan Goldin, focalizzandosi con sguardo implacabile sulla solitudine, sulla relazione umana tra sessi nell’era digitale e in una società che sfugge alle regolarizzazioni e controlli, esplorando i confini porosi tra reale e virtuale, indagando sugli effetti dell’amore, del gender, della femminilità, del desiderio, del suo conseguente annichilimento e dei sotterranei brutali giochi di potere, Samira Elagoz percorre un viaggio intimo e poetico, ma al tempo stesso ironico e perturbante, intorno ai clichés e alle questioni riguardanti non solo l'auto-rappresentazione nei media, i comportamenti del maschio nei suoi tentativi di seduzione in un rapporto di dominio e/o di sottomissione, ma anche dello strumento-corpo come campo di un’imprescindibile e necessaria sperimentazione artistica.
Camera da presa alla mano, usando se stesso e avvalendosi delle sue esperienze personali nutrite sulle applicazioni e siti web, amalgamate con video e filmati fotografici di vita reale, evidenziando la manipolazione dei corpi su queste piattaforme e allargando abilmente i rapporti tipici tra mascolinità e femminilità in rete, per le sue creazioni Samira Elagoz, flirtando con le possibilità infinite del mezzo performativo, plasma un linguaggio originale offrendoci – al fine di sperimentare il proprio percorso gender in mutazione come bacchetta rabdomantica espressiva – un marchio unico di performance-reportage, di multimedia happening e di docu-fiction”.
Samira Elagoz (Helsinki, 1989) è filmmaker e performer residente tra Amsterdam e Berlino. Con studi in coreografia all’Università delle Arti di Amsterdam dove si laurea nel 2016, dal 2013 al 2019, mentre è ancora un’artista donna, dedica la sua attività alla ricerca e alla ripresa filmica di uomini cisgender, costruendo un’ampia raccolta dei suoi primi incontri con sconosciuti organizzati attraverso varie piattaforme online. Per 5 anni gira il mondo, pre e post #metoo, con la performance Cock, Cock, Who’s There?, che tematizza la violenza sessuale. Alla lunga tournée segue la ricerca di un periodo di intimità, in cui si rende conto di come lo spettacolo, iniziato come un vero inno all'essere donna si era poi rivelato un addio ad esserlo. Oggi Elagoz si identifica in una mascolinità transgender con un passato profondamente femminile.
Temi ricorrenti di Elagoz sono la mascolinità e gli uomini. Ma mentre nei suoi primi lavori esplorava cis-uomini e la mascolinità nelle sue diverse forme da un punto di vista esterno in quanto si identificava come donna, nei lavori più recenti come Seek Bromance (2021) cambia questa prospettiva cogliendo la sua stessa transizione. Elagoz ha dedicato vita e carriera al discorso sul genere, la violenza sessuale e le sue conseguenze, lo sguardo maschile, il romanticismo nell’epoca digitale e gli incontri intimi. Formatosi nelle arti performative, incorpora aspetti di questo mezzo con quelli del video e del film, creando la sua cifra originale di "docu-fiction”. La cosa più indicativa è che non usa attori o interpreti e mette sempre sé stesso nei suoi film come osservatore vérité-esque che osserva mentre viene osservato. Non usa mai sceneggiature, non lavora negli studi e vuole cogliere eventi della vita reale. È stato un compagno, un amante, un confidente e una spalla.
I suoi lavori sono stati ospitati in contesti internazionali dedicati alle arti performative, al cinema, alle arti visive. Nel 2014 vince il Blooom Award di Colonia con Four Kings, il suo primo corto; a Impulstanz 2017 vince il concorso Prix Jardin d'Europe con Cock, Cock, Who's There?, la performance-documentario che viene premiata anche con il Total Theatre Awards for Emerging talent all'Edinburgh Fringe Festival. Il suo primo lungometraggio, Craigslist Allstars, debutta nel 2016 all’IDFA-International Documentary Film Festival di Amsterdam, il maggiore in questo campo, e l’anno successivo viene candidato nella sezione per il miglior film internazionale al CPH:DOX-Copenhagen International Documentary Film Festival.