Eileen Agar, artista indipendente il cui lavoro onirico è spesso associato al Surrealismo, realizza la fotografia in bianco e nero Bum and Thumb Rock – letteralmente “Roccia sedere-pollice” – nell’estate del 1936 a Ploumanac’h, un paese sulle rive francesi della Manica. Suggerendo una somiglianza tra le linee sinuose di una roccia e le rotondità di un fondoschiena umano, il titolo evidenzia una vena umoristica che diventerà il tratto distintivo del linguaggio artistico di Agar. Nel 1936, a dimostrazione di questa stravaganza, l’artista realizza e indossa uno strano cappello, Ceremonial Hat for Eating Bouillabaisse: un copricapo scultoreo di sughero, dipinto di blu e giallo, riccamente decorato con conchiglie, scampoli di tessuto, fiori di plastica e pezzi di corteccia. Ancorati alla struttura del cappello come molluschi a uno scoglio, questi strani oggetti naturali e artificiali simulano la tradizionale zuppa francese nel titolo. Anche la qualità spiccatamente scultorea degli strati e dell’impasto nei dipinti di Agar realizzati a partire dagli anni Trenta rimandano alle singolari formazioni rocciose di Ploumanac’h. Come in Wisdom Tooth (1960 ca.), restituiscono l’immagine di un paesaggio aggredito da incrostazioni organiche e inorganiche. Tra sacche di colore scuro, fondali blu oltremare, pattern geometrici e qualche sagoma floreale verde acido, emerge un dente che, come unica componente umana del dipinto, è al centro di una simbologia onirica e a prima vista incomprensibile.
Stefano Mudu