La regista e autrice brasiliana Christiane Jatahy, una delle figure più originali dell’ondata teatrale d’oltreatlantico che ha rigenerato la scena europea degli ultimi decenni, riceve il Leone d’Oro alla carriera per il Teatro 2022.
“Impietosa e acuta osservatrice della violenta crudeltà del nostro mondo – scrivono nella motivazione Stefano Ricci e Gianni Forte - l'autrice e regista brasiliana Christiane Jatahy potenzia un linguaggio originale interstiziale che unisce la forza radicale della sua dimensione poetica con il contrappunto di un mordace pensiero politico, sempre attraversato da un intrepido spirito di ricerca tra presente e passato.
Abrogando le regole dogmatiche della rappresentazione e mettendone in scacco i teoremi agonizzanti, Christiane Jatahy fonde i lidi del cinema e del teatro, attraverso un personale attrito di stampo brechtiano-wagneriano, per esplorare quei territori più ostici in cui si rivela maggiormente l'instabilità di una realtà fittizia incarnata dai suoi Personaggi/Persone, orchestrando così una vorticosa danza tentacolare con la presenza carnale dei loro corpi in movimento urlanti verità a ogni singolo spettatore.
Non essendo bastevoli le parole per esportare altrove una forma di vita, Christiane Jatahy lancia in orbita potenti sequenze di immagini e, servendosi del montaggio in diretta, utilizza la macchina da presa come parte integrante del gioco scenico – alla maniera dei film di Cassavetes – smontando i dispositivi dell'illusione naturalistica per strutturare il proprio teatro e creare cosi delle spiazzanti trappole narrative di lancinante bellezza in cui il pubblico rimane a tal punto attivamente prigioniero e affascinato da ciò che si svolge davanti ai suoi occhi da non provare più alcun desiderio di volerne uscire”.
A seguire:
conversazione con Christiane Jatahy
moderatore: Andrea Porcheddu