Frida Kahlo è un’icona la cui immagine è ampiamente diffusa come simbolo di femminismo, emancipazione e impegno politico. In Diego y Yo (1949), l’autoritratto di Kahlo occupa quasi l’intera tela e sul suo volto è presente un ritratto di Diego Rivera. Lo sguardo è puntato su chi osserva. Il marito, Diego, rappresentato sulla sua fronte, domina i suoi pensieri. Le tre lacrime che le scorrono sulle guance si riflettono nei tre occhi di Rivera. Il terzo occhio, simbolo di un sapere visionario, mostra ciò che gli occhi anatomici non riescono a percepire e svela in Rivera una straordinaria coscienza sensitiva e creativa. Nel ritratto, Kahlo è addolorata per le difficoltà coniugali e i capelli attorcigliati al collo sembrano soffocarla. Kahlo costruisce la propria identità attraverso l’aspetto esteriore, esplorando il corpo femminile e le sue convenzioni. Indossa un huipil, una tunica tipica di Tehuantepec, regione del Messico in cui le donne sono protagoniste delle società in cui vivono. Le tehuanas incarnano la resistenza al colonialismo. Vestita come loro, Kahlo riafferma la propria identità messicana, ponendo in risalto la parola “Mexico” accanto alla firma sul quadro.
L’opera di Frida Kahlo è esposta per la prima volta alla Biennale Arte.
—Florencia Malbrán