Peter Carroll
La nostra proposta, la rappresentazione astratta della Fundación Oteiza di Alzuza (Navarra), è il risultato di un’esplorazione iterativa dell’edificio, che è il frutto della collaborazione tra l’architetto Francisco Javier Sáenz de Oiza e lo scultore Jorge Oteiza. Il nostro studio inizia da un dipinto a cui Oteiza ha fatto spesso riferimento, La battaglia di San Romano di Paolo Uccello (ca. 1435-1460), dove un guerriero chiuso nella sua armatura è posto al centro di un paesaggio epico avvolto da un’atmosfera metafisica. La raffigurazione è fitta di temi: coperture, linee, viaggio, metafisica, destino, armi, scontro, azione e narrazione.
Segue poi una serie di modelli di studio relativi all’opera di Oteiza: questa serie è per noi una tassonomia della ricerca dello scultore atta a rendere visibile il vuoto – lo spazio vuoto. I primi studi prodotti da Oteiza erano netti e silenti, attenti e vuoti. Nelle fasi successive li si vede mutare con assoluta autonomia, come esseri animati. Queste opere sono manufatti viventi: strumenti di protezione e difesa. In parallelo, ci siamo occupati di come Oiza controlli la luce per determinare l’atmosfera, di come stabilisca una relazione con l’opera di Oteiza e di come guidi il movimento.
Proponiamo un lavoro spaziale e carico di energia, incentrato sull’oscurità e sul mistero. Desideriamo esplorare lo spazio in cui si articola il movimento nell’edificio che ospita la Fondazione: la luce indiretta e il percorso a rampe, l’oscurità al centro della sala principale e, in alto, le gallerie che ricevono luce dal tetto. Per rendere visibile tutto questo, proponiamo di racchiudere uno “spazio buio esterno” dentro uno spazio interno stratificato, al fine di indagare il divario tra densità, profondità e intimità.
A2 Architects