Abbiamo trovato una nota di novità nell’installazione di Álvaro Siza: è la sua personalissima risposta poetica che, dal nostro punto di vista, esprime i principi fondamentali del manifesto di FREESPACE. Uno schermo curvo collocato di fronte a una panchina altrettanto curva forma un abbraccio gentile, suggerisce una recinzione, una nicchia che per tutto il giorno riflette luce e ombre, mettendo a disposizione dei visitatori una scultura su cui meditare in un momento di riposo.
Scorgiamo anche un tocco di ironia nell’aggiunta di una scala a pioli nello spazio e nel titolo Evasão, evasione o fuga. È questo che trasmette il valore della libertà, il valore di creare uno spazio che recinge ma non intrappola chi lo usa, uno spazio che libera lo spirito.
Quella di suggerire una recinzione senza limiti definiti è una qualità del lavoro di Álvaro Siza che per noi è sempre stata fonte di ispirazione; l’abbiamo apprezzata per la prima volta sotto la trave a sbalzo del Centro Galego de Arte Contemporáneo a Santiago di Compostela, in cui lo spazio è contenuto quel tanto da consentire di stare in piedi, quello stesso spazio da cui il contesto circostante è incorniciato e reso ancor più presente. Siamo lieti di avere un’installazione tanto poetica: rappresenta la sensibilità e la finezza di un architetto che da sempre ci ispira.
YF+SMcN
Álvaro Siza
Evasão