Alastair Hall; Ian McKnight
Metafora, similitudine e narrazione sono al centro del lavoro di Hall McKnight. È loro il progetto vincente per la piazza di Vartov, una sequenza di nuovi spazi pubblici adiacenti al Municipio nel centro di Copenaghen, che comprende un’area verde appena piantumata con 120 ciliegi e uno spazio pubblico prima inesistente. È qui che si affacciano i più antichi palazzi del quartiere. Dalla finestra di uno di essi scruta la piazza il personaggio di una fiaba poco conosciuta di Hans Christian Andersen e sono proprio le finestre di questo stesso edificio ad avere dettato il disegno della superficie della nuova piazza.
Proprio come nelle nature morte, lo studio spaziale della composizione di tre forme è l’idea che soggiace al complesso residenziale realizzato dallo studio a Greenwich, Londra. La loro personale osservazione dell’interazione umana che ha luogo nel campus della Gallaudet University di Washington è stata interpretata in una scala diversa: è bastato un mobile sul quale sono disposti tre contenitori, opere di un falegname, un ceramista e un fabbro, per affermare il prevalere del fare e dell’esperire sull’immagine e l’effetto.
Per la Biennale Architettura, presentano il loro lavoro come un insieme, mettendo a confronto alcuni progetti e ripensando nuovi spazi civici secondo prospettive diverse.
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