fbpx Biennale Cinema 2020 | Intervento di Roberto Cicutto
La Biennale di Venezia

Your are here

Intervento di

Roberto Cicutto

Presidente della Biennale di Venezia

Fortunati e un po’ coraggiosi

La Biennale compie 125 anni e la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica affronta la sua 77. edizione.
Due numeri che si abbinano a un anno speciale e speriamo unico.
Nei primi mesi del 2020 “qualcuno” ha spento un interruttore e siamo più o meno tutti piombati in modalità stand by. Anche la luce del proiettore (unica cosa rimasta nel modificarsi velocissimo delle tecnologie di proiezione) si è spenta.
Temevamo sarebbe successo anche al Lido dopo la cancellazione di tanti festival grandi e piccoli. Siamo stati fortunati e anche un po’ coraggiosi, assieme al Direttore Alberto Barbera, a tutto il Team della Biennale, ai cugini delle Giornate degli Autori e della Settimana della Critica, a decidere di realizzare, in presenza di autori, tecnici e pubblico, nelle date stabilite, la nostra Mostra del Cinema.
Non siamo orgogliosi di essere i primi, dopo la forzata pausa, a poterlo fare. Ma siamo orgogliosi di aver dimostrato che (tenuto conto della situazione della pandemia in Italia e nel mondo) si può fare, mettendo in atto tutte le misure di sicurezza e allestendo un programma che non ha molto da invidiare a quello degli anni precedenti.
Ringrazio tutte le autorità, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MIBACT), la Regione del Veneto, il Comune di Venezia, la Soprintendenza e tutti coloro che contribuiscono alla riuscita della Mostra nelle migliori condizioni di sicurezza sanitaria.

Presenza e condivisione

Nessuno di noi può celebrare una auspicata ripartenza dell’industria audiovisiva dimenticando chi dalla pandemia è stato colpito direttamente: le persone che ci hanno lasciato, i loro famigliari e amici, i medici e tutti coloro che assistendo i malati hanno contratto il virus. E quanti hanno subito e subiranno per molto tempo le conseguenze economiche: fra loro, tutti i lavoratori dell’audiovisivo e dello spettacolo dal vivo.
Venezia vuole rappresentare, anche per loro, la fiducia nel ritorno alla normalità e una più larga consapevolezza di quanto la cultura sia indispensabile allo sviluppo di un Paese e fonte di lavoro per centinaia di migliaia di persone.
La Mostra presenta tutti i titoli delle sue sezioni principali: Concorso, Fuori Concorso e Orizzonti. Abbiamo fatto qualche sacrificio, ma abbiamo imparato molto.
Ora sappiamo più di prima quanto la gente del cinema, e non solo, ami il più antico festival del mondo, sappiamo quanto gli autori affermati o emergenti vogliano essere al Lido, e possiamo contare su professionalità ed eccellenze che ci hanno aiutato ad affrontare l’imprevisto.
Molte manifestazioni di rilevanza mondiale hanno accettato la via del web per presentare i loro lavori. Noi non rifiutiamo la possibilità che il digitale offre per coprire spazi che rimarrebbero vuoti, ma siamo certi che il cinema, come le altre arti, vada vissuto in presenza e condivisione.

125 anni

La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, assieme a tutte le altre discipline che danno vita alla Biennale di Venezia, è un appuntamento fondamentale non solo per celebrare il cinema e, sempre di più, anche altre forme di audiovisivo, ma soprattutto per arricchire il nostro patrimonio di conoscenza, per confrontarci con il passato, per ipotizzare contenuti, linguaggi e nuove tecnologie nelle arti dei prossimi decenni. Per questo la Mostra è diversa da qualsiasi altro festival, perché fa parte di una famiglia che da 125 anni fa delle arti contemporanee il terreno di confronto, proposte, ricerca nei settori che davvero, tanto se non più delle discipline scientifiche, possono cambiare il mondo.
Pochi giorni prima dell’apertura della 77. edizione della Mostra, il Cinema è coprotagonista nei Giardini della Biennale assieme a Teatro, Musica, Danza, Arte e Architettura, dell’esposizione Le muse inquiete. La Biennale di Venezia di fronte alla Storia, curata da tutti e sei i direttori in carica (Alberto Barbera, Antonio Latella, Ivan Fedele, Marie Chouinard, Cecilia Alemani e Hashim Sarkis), che percorre i momenti chiave di 125 anni di storia della Biennale di Venezia, in primis grazie ai contenuti unici del suo Archivio Storico delle Arti Contemporanee – ASAC.
Un segno concreto di questo dialogo, che farà tesoro di tutto quanto i direttori del passato, di oggi e del futuro hanno offerto e offriranno all’attenzione del pubblico internazionale.

Ringraziamenti

Ringrazio gli artisti e i produttori che accompagneranno al Lido i loro film e tutti gli ospiti italiani e internazionali che vorranno in questo modo tagliare con noi il nastro della fiducia nella ripresa dell’industria audiovisiva e dell’arte delle immagini in movimento.
Ringrazio il direttore Alberto Barbera e il suo staff per l’incredibile lavoro fatto in un tempo così difficile, superando difficoltà e scetticismi che avrebbero potuto scoraggiare anche i più ottimisti.
Ringrazio La Biennale tutta.
Un particolare ringraziamento agli sponsor che hanno confermato il loro sostegno alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica pur in una situazione complessa.

Biennale Cinema
Biennale Cinema