Il regista polacco Krzysztof Warlikowski, figura emblematica del teatro post comunista che ha marcato la scena internazionale creando visioni memorabili, riceve il Leone d’Oro alla carriera per il Teatro 2021.
“Da più di vent’anni Krzysztof Warlikowski - secondo la motivazione - è fautore di un profondo rinnovamento del linguaggio teatrale europeo. Utilizzando anche riferimenti cinematografici, un uso originale del video e inventando nuove forme di spettacolo atte a ristabilire il legame tra l'opera teatrale e il pubblico, Warlikowski sprona quest’ultimo a strappare il fondale di carta della propria vita e scoprire cosa nasconde realmente”.
Presente con le sue regie teatrali nei maggiori festival di tutto il mondo - dall’Europa alle Americhe - e con i suoi allestimenti lirici nei più importanti teatri d’opera - da Parigi a Londra e Salisburgo - Krzysztof Warlikowski è “un artista libero - scrivono ricci/forte - che apre brecce poetiche illuminando con un fascio di luce cruda il rovescio della medaglia; che rompe la crosta delle cose toccando le coscienze; che scende nelle viscere del dolore e mette in discussione con ironia le ambiguità sia della Storia con la “s” maiuscola sia quelle della nostra esistenza individuale, offrendoci la visione di una società minacciata da cambiamenti radicali e sempre più assediata da una tentacolare classe dirigente di predatori famelici, evidenziando la violenza nei rapporti sociali e familiari e il bisogno urgente che l’emozione di un puro e semplice desiderio d’amore ci può donare”.