Anno / durata: | 2021, 50’ (prima assoluta) |
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Performance di: | OHT | Office for a Human Theatre |
Regia e scena: | Filippo Andreatta |
Suono e musica: | Davide Tomat |
Voce: | Dania Tosi |
Canto: | "Beata viscera" di Pérotin |
Assistente alla regia: | Veronica Franchi |
Luci: | Andrea Sanson |
Design sonoro: | Claudio Tortorici |
Responsabile allestimento: | Ronni Bernardi/Andrea Colò |
Super-farfalla: | Alberto Favretto |
Fondali dipinti: | Paolino Libralato, Grafica Bruno-Venezia |
Promozione e cura: | Laura Artoni |
Amministrazione: | Laura Marinelli |
In co-realizzazione con: | Squadra tecnica del CSC di Trento |
Produzione: | OHT, Centro Santa Chiara di Trento |
Co-produzione: | La Biennale di Venezia, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia |
Con il contributo di: | Provincia Autonoma di Trento, Fondazione Caritro |
OHT [Office for a Human Theatre] - Un teatro è un teatro è un teatro è un teatro
Descrizione
Nel nuovo lavoro di OHT il palcoscenico si spoglia. Uno spettacolo che sparisce, si sottrae e non racconta nulla. Al centro del lavoro c’è un vuoto, un’assenza che permette l’emersione di qualcosa che conosciamo ma che non sappiamo più vedere. Privando il palco e la materia che lo abita di significati precostituiti, OHT omaggia il teatro per quello che è: un teatro è un teatro è un teatro è un teatro.
Riprendendo la forma musicale del solfeggio, lo spettacolo torna ai fondamentali della scena riscoprendo gli elementi della macchina teatrale. Quinte, cieli, fondali, luci, americane, contrappesi; ogni elemento diventa una voce da ascoltare in purezza. Voci udibili perché senza parole. Esattamente come nel solfeggio dove le note si materializzano all’orecchio in se stesse: do-re-mi-fa-sol-la-si.