Nel nostro manifesto FREESPACE parliamo della libertà di immaginare uno spazio libero del tempo e del ricordo; della creazione di un legame tra passato, presente e futuro sulla scorta di stratificazioni culturali ereditate e intrecciando l’arcaico con il contemporaneo. Generalmente leggiamo il passato attraverso gli edifici effettivamente costruiti, tuttavia è anche possibile farlo grazie a stratificazioni culturali di proposte architettoniche rimaste sulla carta.
Robert McCarter, architetto e docente universitario, ha scritto ampiamente su Scarpa, Kahn, Wright e altri architetti.
Per la Biennale Arte del 1972, Carlo Scarpa curò e progettò Quattro progetti per Venezia, in cui venivano illustrate altrettante proposte di maestri dell’architettura moderna: il Masieri Memorial firmato da Frank Lloyd Wright, l’Ospedale di Venezia di Le Corbusier, il Palazzo dei Congressi di Louis Kahn e il parco pubblico tra il mare e la laguna di Jesolo dello scultore e designer nippo-americano Isamu Noguchi.
I progetti furono proposti per Venezia tra il 1953 e il 1970, ma nessuno di essi fu mai realizzato. A livello globale, quale atteggiamento assumiamo relativamente agli ambienti storici urbani? La distanza temporale ci consente di analizzare e valutare le decisioni prese all’epoca, imparando dalle esperienze altrui. A distanza di quarantasei anni, Robert McCarter ripropone gli elaborati presentati da Carlo Scarpa in occasione della rassegna veneziana del 1972.
YF+SMcN
Robert McCarter
Freespace in place: four unrealized modern architectural designs for Venice