Marie Lou Papazian (Usa/ Armenia, 1964) e Pegor Papazian (Usa/Armenia, 1963) di TUMO Center for Creative Technologies (Armenia, 2011) in collaborazione con Bernard Khoury (Libano, 1968) e Winy Maas (Paesi Bassi, 1959)
TUMO Center for Creative Technologies
Learning (to Live) Together: The future of Schools and the Architecture of Walk-Away Pedagogy
Album
Descrizione
Il TUMO Center for Creative Technologies affronta l’architettura della “pedagogia dell’allontanamento” e il futuro dell’apprendimento. Esplora degli ambienti fisici in cui gli adolescenti sono parte di una comunità di coetanei fortemente inclusiva e in evoluzione, in cui imparano ad apprendere, vivere e lavorare insieme. Presenta degli spazi che riflettono un approccio radicalmente nuovo all’istruzione e alla sua espressione spaziale su diverse scale: dai contesti urbani e dagli edifici, agli interni e arredamenti, fino ai dispositivi e ai software. Attraverso varie architetture, il TUMO Center presenta ambienti di apprendimento nei più affollati contesti urbani, così come in villaggi remoti e spazi aperti: il Convergence Center a Yerevan e la Piramide di Tirana di MVRDV; il TUMO al Forum des Halles a Parigi; i TUMO center a Berlino, Beirut e altrove; ci sono anche gli importanti ambienti per l’apprendimento progettati da Bernard Khoury / DW5. I progetti integrati per gli interni e l’arredamento includono postazioni di lavoro mobili e galleggianti, “cordoni ombelicali” plug-and-play, spazi con gradinate a forma libera e scatole di apprendimento— risvolti materiali della piattaforma pedagogica.
Biennale Sneak Peek
Biennale Sneak Peek
Image 1 – How will we live together?
The TUMO Center for Creative Technologies is a new kind of environment ushering in the future of education – Hyper-personalized, hands-on education that puts students completely in charge of their own learning. With the theme of “learning to learn together”, TUMO’s installation at the Biennale Architettura 2021 showcases the philosophy that ties together the center’s growing network around the world.
Image 2 – Sneak peek of the project
At the centre of the installation is a forest of hanging lifelines, giving voice to teenagers from Yerevan, Beirut, Berlin, Kyiv, Moscow, Paris and Tirana. Learners enter into dialogue with visitors, talking about their hopes and achievements, showcasing their local realities and revealing the future they aspire to.