Achim Menges (Germania, 1975) con Niccolò Dambrosio (Italia, 1988), Rebeca Duque Estrada (Brasile, 1989), Fabian Kannenberg (Germania, 1991), Katja Rinderspacher (Germania, 1978), Christoph Schlopschnat (Germania, 1988) e Christoph Zechmeister (Austria, 1985) di ICD Institute for Computational Design and Construction (Germania, 2008), Cluster of Excellence IntCDC all’University of Stuttgart, e Jan Knippers (Germania, 1962) con Nikolas Früh (Germania, 1987), Marta Gil Pérez (Spagna, 1986), Riccardo La Magna (Italia, 1982) all’ITKE Institute of Building Structures and Structural Design (Germania, 1950), Cluster of Excellence IntCDC, University of Stuttgart
Achim Menges / ICD University of Stuttgart e Jan Knippers / ITKE University of Stuttgart
Material Culture: Rethinking the Physical Substrate for Living Together
Album
Descrizione
La sostanza materiale dell’architettura offre il substrato fisico sul quale possiamo vivere insieme. Tuttavia, la materialità e la materializzazione degli edifici si trovano davanti a delle dure sfide. La costruzione è una delle attività umane con il più alto grado di consumo di materiali ed è molto dannosa per l’ambiente. Allo stesso tempo, però, le Nazioni Unite prevedono che in futuro ci sarà una crescita del bisogno di nuovi edifici. In architettura si rendono quindi necessarie delle esplorazioni di una nuova cultura materiale. Ed è proprio la natura a fornire una siffatta alternativa paradigmatica: quasi tutte le strutture portanti biologiche sono realizzate con compositi di fibre. La costruzione fibrosa offre un approccio materiale profondamente diverso per la costruzione degli habitat umani del futuro. Maison Fiber—il componente centrale di questa installazione—è un modello radicale di un futuro materiale per l’architettura. Sviluppata per questa Biennale Architettura 2021, è la prima struttura abitabile, multipiano, fibrosa del suo genere, realizzata interamente con materiali compositi in fibra di vetro e carbonio. Ogni elemento costruttivo è stato individualmente personalizzato utilizzando un processo di fabbricazione robotica che dà luogo a un’espressione distintiva pur ricorrendo all’uso di una quantità minima di materiale.
Biennale Sneak Peek
Biennale Sneak Peek
Image 1 – How will we live together?
Material Culture. Our project will imagine a new material culture. We aim to rethink the physical substrate for living together on the level of the household and habitat.
Image 2 – Sneak peek of the project
Material Installation. We will explore radically new ways of fibrous construction through a full-scale, inhabitable material installation.
CON IL SUPPORTO AGGIUNTIVO DI
University of Stuttgart
Cluster of Excellence IntCDC, EXC 2120
Ministry of Science, Research and the Arts, Baden-Wuerttemberg
GETTYLAB
Teijin Carbon Europe GmbH
Bipaled s.r.l. with Elisabetta Cane
Trimble Solutions Germany GmbH
Crediti di produzione
Struttura leggera composita fabbricata roboticamente: Material Culture – Maison Fibre ICD Institute for Computational Design e Construction, IntCDC - University of Stuttgart, Achim Menges
Niccolo Dambrosio, Rebeca Duque, Fabian Kannenberg, Katja Rinderspacher, Christoph Schlopschnat, Christoph Zechmeister
ITKE Institute of Building Structures e Structural Design, IntCDC - University of Stuttgart, Jan Knippers
Nikolas Früh, Marta Gil Pérez, Riccardo La Magna
Assistenza agli studenti: Vanessa Costalonga Martins, Sacha Cutajar, Christo van der Hoven
FibR, Stoccarda: Moritz Dörstelmann, Ondrej Kyjanek, Philipp Essers, Philipp Gülke
with support of: Erik Zanetti, Elpiza Kolo, Prateek Bajpai, Jamiel Abubaker, Konstantinos Doumanis, Julian Fial, Sergio Maggiulli
Supporto al progetto: University of Stuttgart; Cluster of Excellence IntCDC, EXC 2120/1 – 390831618; Ministero della Scienza, Ricerca e Arti, Baden-Württemberg; GETTYLAB; Teijin Carbon Europe; Bipaled con Elisabetta Cane; Trimble Solutions Germany