La cappella sottolinea la sacralità del rapporto con il paesaggio finlandese. Sono tre gli spazi principali: l’atrio, la cappella e l’abside. L’atrio d’ingresso è appena abbozzato nel paesaggio naturale, un campanile ne segna la rilevanza.
La cappella principale è formata da muri timpanati in mattoni e da un tetto monofalda con due aperture: un alto rosone e una finestra affacciata sul paesaggio dietro un semplice altare. Un’elegante capriata in legno, realizzata con piccole sezioni di legname e giunti sottili di acciaio, ricorda che è la foresta a creare e ad avvolgere lo spazio.
Lo spazio più significativo è l’abside, vale a dire la foresta. Contrassegnato da una grande croce bianca, esso inserisce il sacro nel paesaggio. L’intera architettura è proiettata, tesa verso questa veduta, immortalata dalla fotografia di Otso Pietinen (1957) che è parte dell’esposizione.
Il plastico fa emergere nuovamente questa vista, incorniciata dalle improvvisazioni sulla croce, sulle finestre, sulla capriata in legno e sul timpano. La capriata poggia i piedi a terra per formare un ambiente boschivo. L’alto rosone e la superficie del tetto ribaltano lo spazio della copertura in legno sotto la luce bianca del Nord. La croce è collocata al centro dell’interno-foresta per dar forma alla finestra tra lo spazio della cappella e l’abside.
La costruzione in tronchi di legno sovrapposti mira a sottolineare la coerenza tra la Otaniemi Chapel e la tradizionale edilizia religiosa finlandese.
Nel paesaggio espositivo, il plastico ha la stessa posizione del campanile nell’atrio di ingresso.
Steve Larkin Architects
Steve Larkin Architects
Kaija e Heikki Siren, Otaniemi Chapel, Espoo, Finlandia
[Close Encounter]