Commissario: Swiss Arts Council Pro Helvetia (Madeleine Schuppli, Sandi Paucic, Rachele Giudici Legittimo)
Curatori/Espositori: Fabrice Aragno, Mounir Ayoub, Vanessa Lacaille, Pierre Szczepski
Svizzera
Oræ – Experiences on the Border
Album
Descrizione
Orae è una parola latina sinonimo di confine che designa il limite di qualcosa e, in senso figurato, il suo ‘inizio’. Se le metropoli globalizzate sono state il terreno di gioco del XX secolo, i confini costituiscono il laboratorio dei fenomeni politici, sociali ed economici del XXI secolo. Gli abitanti del confine, abbandonati, sono stati spinti nel mondo contemporaneo nella sua forma di oppressione più violenta. Il territorio di confine manca di progetto politico, per realizzarlo abbiamo chiesto agli abitanti del confine di descrivere e immaginare lo spazio in cui vivono. Ne è nata un’intelligenza collettiva. Orae è il progetto di un territorio; immaginario e reale, il suo luogo è nei confini, i suoi attori coloro che ci vivono, il suo programma politico e poetico abitare il mondo contemporaneo a partire dai suoi margini.
Biennale Sneak Peek
Biennale Sneak Peek
Image 1 – How will we live together?
Oræ is a project of a territory, whose site is its borders and whose authors are its inhabitants. Oræ, plural of the Latin noun ora, translates as “borders” in English. Figuratively speaking, it signifies “the beginning of something”.
Photo: Mobile forum in Pratteln, 2021. © Swiss Pavilion’s team
Image 2 – Sneak peek of the project
We asked those living on the borders to describe, imagine and build a project based upon their experiences of the territory in which they live. Over two years, hundreds of them devoted themselves to this. A “collective intelligence” took shape. That which is on the margin becomes the beginning of something: an inhabited territory.
Photo: Making Models in the Geneva’s studio, 2020. © Swiss Pavilion’s team