Azra Akšamija (Austria, 1976) di MIT Future Heritage Lab (Usa, 2016) in collaborazione con Lillian Kology (Usa, 1985) e Kailin Jones (Usa/Hong Kong, 1994) di MIT Future Heritage Lab, e Adriano Berengo (Italia, 1947) di Berengo Studio (Italia, 1989)
Album
Descrizione
In un mondo attraversato da zone di contatto in cui le scelte di stile di vita sono diventate bersaglio di forme reazionarie di paranoia identitaria, mostrarsi in pubblico con la barba o indossando il velo può essere percepito come una minaccia. Silk Road Works si confronta con posizioni soggettive definite da “alterità” e marginalità legate all’identità islamica, con l’obiettivo di contrastare i pregiudizi culturali e proporre una visione dell’architettura della coesistenza. Ispirata dal ruolo storico di Venezia come centro culturale e commerciale dello scambio dell’Europa con l’Oriente, l’installazione assume la forma di un cantiere a grandezza naturale per costruire una società inclusiva e pluralista. Ispirata dalla storia sociale e culturale di Venezia, l’architettura diventa un mezzo per decostruire visivamente l’idea essenzialista di un’identità omogenea e statica, e per incarnare il leitmotiv della mobilità culturale.
CON IL SUPPORTO AGGIUNTIVO DI
Austrian Federal Chancellery
Styrian State Government
Rubelli Venezia
Crediti di produzione
Concept, design e prototipazione: Azra Akšamija
Sviluppo del modello, prototipazione e costruzione di vesti: Azra Akšamija, Sophia Giordano, Lillian P.H. Kology
Costruzione di caschi di vetro: Berengo Studio, Venice (sta), Kailin Jones (Ricerca e laser cutting)
Prototipazione e costruzione di tute: Azra Akšamija, Lillian P.H.Kology
Materiale: Rubelli Venezia