Durata / Anno: | 125', 2020 |
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Ideazione e regia: | Gabriela Carrizo e Franck Chartier |
Interpretazione: | Fons Dhossche, Lauren Langlois, Panos Malactos, Alejandro Moya, Fanny Sage, Eliana Stragapede, Roger Van der Poel, Wan-Lun Yu |
Assistente alla creazione: | Thomas Michaux |
Progetto sonoro e arrangiamenti: | Raphaëlle Latini, Ismaël Colombani, Annalena Fröhlich, Louis-Clément Da Costa, Eurudike De Beul |
Disegno luci: | Tom Visser |
Scene: | Gabriela Carrizo, Justine Bougerol |
Costumi: | Seoljin Kim, Yichun Liu, Louis-Clément Da Costa |
Sarte: | Sara Van Meer, Lulu Tikovsky, Wu Bingyan (Stagista) |
Coordinamento tecnico: | Giuliana Rienzi |
Tecnici: | Bram Geldhof, Ilias Johri (Luci), Tim Thielemans/Jonas Castelijns (Suono) |
Direzione di scena: | Thomas Dobruszkes (Direttore di scena), Clement Michaux, Kato Stevens (Macchinisti) |
Produzione: | Opéra National de Paris, Opéra de Lille, Tanz Köln, Göteborg Dance and Theatre Festival, Théâtre National Wallonie-Bruxelles, deSingel Antwerp, GREC Festival de Barcelona, Festival Aperto/Fondazione I Teatri, Torinodanza Festival/Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Dampfzentrale Bern, Oriente Occidente Dance Festival |
Stagisti produzione: | Lisa Gunstone Robin Appels Tour Manager Amaury Vanderborght Production Manager Helena Casas |
Comunicazione: | Sébastien Parizel |
Manager compagnia: | Veerle Mans |
Tratto da: | Adrift |
Creato con i danzatori del: | NDT I: Chloe Albaret, Lydia Bustinduy, César Faria Fernandes, Fernando Hernando Magadan/Spencer Dickhaus, Anna Hermann, Anne Jung, Marne Van Opstal, Roger van der Poel, Meng-ke Wu, Ema Yuasa/Rena Narumi, |
Con assistenza artistica di: | Louis-Clément Da Costa, Seoljin Kim e / and Yi-Chun Liu |
Prodotto da: | Peeping Tom |
Coproduzione: | Opéra National de Paris, Opéra de Lille, Tanz Köln, Göteborg Dance and Theatre Festival, Théâtre National Wallonie-Bruxelles, deSingel Antwerp, GREC Festival de Barcelona, Festival Aperto / Fondazione I Teatri (Reggio Emilia), Torinodanza Festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale (Torino / Turin), Dampfzentrale Bern, Oriente Occidente Dance Festival (Rovereto) |
Con il supporto delle: | autorità fiamminghe |
Distribuzione: | Frans Brood Productions |
Nota: | TRIPTYCH: The missing door, The lost room and The hidden floor è stato realizzato con il supporto del programma di protezione fiscale del Governo federale belga |
Nota: | Spettacolo con scene di nudo. Età consigliata: a partire dai 12 anni. È previsto l’utilizzo di luci stroboscopiche durante lo spettacolo |
Peeping Tom - Triptych
Descrizione
Quando si accende la luce sul palco, il pubblico è immerso nella mente di un uomo: la sua vita gli passa davanti come un film, o forse è il film di vite diverse dalla sua, alcune passate, altre ancora da venire.
Così, nelle cabine e nei corridoi di un transatlantico, inizia il viaggio labirintico che è Triptych. In questa trilogia, il tempo, la memoria e la premonizione ruotano intorno alle illusioni, alle utopie e agli amori perduti di personaggi divenuti ciechi, che recitano la loro stessa finzione. Forze incontrollabili li mandano alla deriva in ogni fase della loro ricerca.
In Triptych, i personaggi, persi nel tempo e nello spazio, si allontanano e si cercano a vicenda, continuamente. Quando si sono imbarcati in questo viaggio alla ricerca di un ideale erano pieni di speranza, ma la realtà li ha portati verso un destino incerto. Cercano di trovare una strada attraverso le peregrinazioni dei loro pensieri, mentre rianimano e rivivono i loro ricordi o ne creano nuove versioni, aperte alle distorsioni. Triptych rivela così una malinconica nostalgia del futuro.