Durata / Anno: | 40’, 2023 (prima assoluta) |
---|---|
Concezione e regia: | Morana Novosel |
Composizione e disegno sonoro: | Bojan Gagić |
Architettura e scenografia: | Ana Dana Beroš |
Si ringrazia: | Luka Jerković, Tana Mažuranić, Vanja Novosel per l'assistenza durante la fase creativa |
Produzione: | La Biennale di Venezia |
Nota: | Vincitrice del Bando Biennale College Teatro Performance Site-specific (2023) |
Biennale College Teatro / Morana Novosel - Fluid Horizons
Descrizione
S’ispira al pessimismo ambientale del Dark Mountain Manifesto Morana Novosel, classe 1987, diplomata all’Accademia delle Arti di Zagabria, che con la sua performance site specific, Fluid Horizons, immagina una Venezia inabitabile. Affascinata dal concetto di fallimento sostenuto dal manifesto, Morana Novosel, pur non abbracciando l’estremismo degli estensori Paul Kingsnorth e Dougald Hine, si domanda: “Come sarebbe l’arte se accettassimo veramente che l’umanità non può più ridurre l’impatto del cambiamento climatico – come affermano alcuni? Qual è l’epitaffio più giusto per una città? Come diciamo addio? Come ne piangiamo la scomparsa?”
Scrivono ricci/forte nella motivazione con cui hanno selezionato il progetto: “La Novosel utilizza la città di Venezia per piangere la perdita di umanità. Cambiamenti climatici, innalzamenti delle maree, gas serra e riscaldamento globale trascinano questa umanità serenissima nella propria sordità verso un rinnovato concetto di Atlantide. Forse l’accampamento di congegni di comunicazione della Novosel assurge a una landa di tesori sommersi, a raccontarci cosa eravamo diventati, a testimonianza del futuro dell’uomo: la fine della civiltà non è la fine del mondo; la perdita del nostro habitat di comunicazione ci ha resi molluschi diffidenti. La performance di Morana Novosel ci restituisce le capacità residue da rimettere in gioco per una rivoluzione umana”.