Durata / Anno: | 55’, prima assoluta |
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Di: | Tolja Djoković |
Regia: | Fabiana Iacozzilli |
Con: | Simone Barraco, Oscar De Summa, Francesca Farcomeni, Evelina Rosselli |
E con: | Aurora Occhiuzzi |
Spazio scenico: | Giuseppe Stellato |
Costumi: | Chiara Aversano |
Disegno luci: | Omar Scala |
Musica e disegno sonoro: | Tommy Grieco |
Regista assistente: | Cesare Del Beato |
Assistenti ai costumi: | Valentina Cerasuolo, Fabiana Amato |
Regia video: | Raffaele Rossi, Nicolas Spatarella e Fabiana Iacozzilli |
Crediti del video: | |
Direttore della fotografia: | Francesco Savaglia |
Fonico video: | Alberto Mancini |
Assistente operatore: | Fiamma Olivieri |
Assistenti scene set: | Francesco Pepe, Fabio Cosimo |
Attrezzeria set: | Maria Esposito, Maria Pia Esposito Papa |
Trucco: | Cristina Correra |
Con: | Oscar De Summa, Francesca Farcomeni, Aurora Occhiuzzi e con Rino De Martino, Sofia Rumolo, Annachiara Salzano, Virginia Puzo |
Produzione: | La Biennale di Venezia, Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, Lac - Lugano Arte e Cultura, Cranpi, Elsinor |
Produzione esecutiva: | Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini |
Con il supporto di: | carrozzerie n.o.t.; Fivizzano27 |
Si ringrazia: | A. S. D. Scuola Nuoto Vomero; Casa Donelli |
Nota: | Vincitrice del Bando Biennale College Teatro Drammaturgia Under 40 (2021-2022) |
Tolja Djoković / Fabiana Iacozzilli - En Abyme
Descrizione
Parte dalle esplorazioni negli abissi oceanici del regista James Cameron Tolja Djoković per il suo En Abyme. E come Cameron raggiunse il punto più profondo della Fossa delle Marianne, così la Djoković si immerge negli abissi delle dinamiche intime dell’essere umano.
En Abyme interseca e sovrappone quattro differenti livelli di narrazione come “un canto continuo – scrive l’autrice - in cui immagini, azioni, ambienti, suoni e parole dialogano, costruendo sensi inediti”. C’è il “documentario”, incentrato proprio sull’impresa di James Cameron; “Lei, Lui e La Bambina”, dedicato al racconto di un rapporto padre/figlia; “L’occhio”, ovvero la lente di una telecamera che, replicando metaforicamente l’operazione di Cameron, riprende la quotidianità di una donna; infine c’è “Marianne”, la voce femminile protagonista della vicenda che si contende con il “documentario” il ruolo di narratrice dell’abisso.
“Nel mio lavoro” spiega Tolja Djoković “fondamentale è il filo rosso della discesa negli abissi, una situazione esemplificativa di stati d’animo diversi, da un lato la paura di andare a fondo, dall’altro l’introduzione delle scoperte che può fare solo chi è pronto a correre il rischio di perdersi. Del resto, mi hanno sempre interessato i limiti che pone la pratica scenica e ho avvertito l’esigenza di comprendere e sperimentare sino a che punto ci si può spingere con l’immaginazione nella sfida a superarli”.
Il testo, dopo la mise en lecture dello scorso anno, trova ora la sua realizzazione completa a Venezia ad opera della regista Fabiana Iacozzilli, che si è imposta sulla scena con spettacoli dal forte impatto visivo.