fbpx Biennale Teatro 2023 | Tolja Djoković / Fabiana Iacozzilli - En Abyme
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Tolja Djoković / Fabiana Iacozzilli - En Abyme

Durata / Anno:55’, prima assoluta
Di:Tolja Djoković
Regia:Fabiana Iacozzilli
Con:Simone Barraco, Oscar De Summa, Francesca Farcomeni, Evelina Rosselli
E con:Aurora Occhiuzzi
Spazio scenico:Giuseppe Stellato
Costumi:Chiara Aversano
Disegno luci:Omar Scala
Musica e disegno sonoro:Tommy Grieco
Regista assistente:Cesare Del Beato
Assistenti ai costumi:Valentina Cerasuolo, Fabiana Amato
Regia video:Raffaele Rossi, Nicolas Spatarella e Fabiana Iacozzilli
Crediti del video:
Direttore della fotografia:Francesco Savaglia
Fonico video:Alberto Mancini
Assistente operatore:Fiamma Olivieri
Assistenti scene set:Francesco Pepe, Fabio Cosimo
Attrezzeria set:Maria Esposito, Maria Pia Esposito Papa
Trucco:Cristina Correra
Con:Oscar De Summa, Francesca Farcomeni, Aurora Occhiuzzi e con Rino De Martino, Sofia Rumolo, Annachiara Salzano, Virginia Puzo
Produzione:La Biennale di Venezia, Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, Lac - Lugano Arte e Cultura, Cranpi, Elsinor
Produzione esecutiva:Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini
Con il supporto di:carrozzerie n.o.t.; Fivizzano27
Si ringrazia:A. S. D. Scuola Nuoto Vomero; Casa Donelli
Nota:Vincitrice del Bando Biennale College Teatro Drammaturgia Under 40 (2021-2022)

Descrizione

Parte dalle esplorazioni negli abissi oceanici del regista James Cameron Tolja Djoković per il suo En Abyme. E come Cameron raggiunse il punto più profondo della Fossa delle Marianne, così la Djoković si immerge negli abissi delle dinamiche intime dell’essere umano.

En Abyme interseca e sovrappone quattro differenti livelli di narrazione come “un canto continuo – scrive l’autrice - in cui immagini, azioni, ambienti, suoni e parole dialogano, costruendo sensi inediti”. C’è il “documentario”, incentrato proprio sull’impresa di James Cameron; “Lei, Lui e La Bambina”, dedicato al racconto di un rapporto padre/figlia; “L’occhio”, ovvero la lente di una telecamera che, replicando metaforicamente l’operazione di Cameron, riprende la quotidianità di una donna; infine c’è “Marianne”, la voce femminile protagonista della vicenda che si contende con il “documentario” il ruolo di narratrice dell’abisso.

“Nel mio lavoro” spiega Tolja Djoković “fondamentale è il filo rosso della discesa negli abissi, una situazione esemplificativa di stati d’animo diversi, da un lato la paura di andare a fondo, dall’altro l’introduzione delle scoperte che può fare solo chi è pronto a correre il rischio di perdersi. Del resto, mi hanno sempre interessato i limiti che pone la pratica scenica e ho avvertito l’esigenza di comprendere e sperimentare sino a che punto ci si può spingere con l’immaginazione nella sfida a superarli”.

Il testo, dopo la mise en lecture dello scorso anno, trova ora la sua realizzazione completa a Venezia ad opera della regista Fabiana Iacozzilli, che si è imposta sulla scena con spettacoli dal forte impatto visivo.


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